Pensaci bene (prima di chiedere ad AI)

-Quindi?
-Quindi occorre organizzarsi. La bolletta della luce è di oltre 200 euro.
-Organizzarsi in che modo?
-Ho chiesto consiglio ad AI. Per cominciare mi ha detto di programmare la lavastoviglie alle undici di sera, la lavatrice alle due di notte, così alle quattro avrà terminato; e intorno alle cinque del mattino, visto che sa che soffro d’insonnia, di passare l’aspirapolvere per tutta la casa. In questo modo si sfrutta la fascia oraria più economica dell’elettricità. Non si risparmierà molto, ma …
-Mi sembra un’ottima idea
Al piano di sotto era da poco venuto ad abitare un camionista che doveva alzarsi presto la mattina, per iniziare il turno di lavoro. Esasperato dal rumore della centrifuga della lavatrice che gli impediva di dormire, salì le scale e iniziò a suonare il campanello per protestare, urlando come un ossesso.
Nella vita condominiale non ci sono spettatori, tutti diventano protagonisti. Scese pure la famiglia del piano di sopra. Le loro urla insieme a quelle del camionista risuonarono per tutte le scale. Gli schiamazzi attirarono i vicini di pianerottolo, che uscirono in pigiama e iniziarono a gridare anche loro. Si scatenò una rissa di proporzioni condominiali che spazientì le signorine del terzo piano, quelle che facevano la vita; si precipitarono in vestaglia giù dalle scale, lamentandosi.
– Non si può lavorare con tutto questo casino!
I clienti delle signorine, invece, spaventati da tutto quel trambusto, in mutande e coi vestiti in mano, scapparono a rotta di collo per le scale, incrociando, imbarazzati, una pattuglia dei carabinieri, allertata dalla vecchietta dell’ultimo piano. Vedendo le divise, i malavitosi che vivevano al piano terra misero mano alle pistole, mentre le loro donne dalle finestre scagliavano piatti, pentole, bicchieri contro la gazzella dell’Arma. I carabinieri in difficoltà chiamarono rinforzi via radio, mentre gli inquilini del palazzo di fronte, allarmati, scesero in strada; così fecero anche quelli del palazzo a fianco. In un baleno l’intero quartiere era in subbuglio; per la strada piccole squadre di giovani cominciarono ad assaltare i negozi, a incendiare le macchine e i cassonetti della spazzatura. Arrivarono presto i pulmini delle televisioni e Mirna, il volto più famoso del telegiornale, sullo sfondo dei negozi in fiamme, davanti alla telecamera commentava:-Questa ribellione spontanea, come tante altre nel paese, sono la dimostrazione dell’isteria collettiva che pervade le nostre città.
Una molotov la sfiorò in diretta, quando finalmente la centrifuga smise di girare.
Fu allora che mia moglie mi disse:
-Hai visto cosa succede a chiedere ad AI?
-La prossima volta gli chiederò di ottimizzare i costi, senza far scoppiare sommosse.
-Spiegagli prima cosa sono le dinamiche condominiali.
-Nel senso che devo parlargli del camionista, di quelli del piano di sopra, del pianerottolo, del piano di sotto?
-Non dimenticarti delle signorine. Soprattutto di quella smorfiosa che ti fa l’occhiolino.

1 commento su “Pensaci bene (prima di chiedere ad AI)”

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