Romanzo d’appendice – 6

SEXY SADIE

La Bionda stasera c’è. Le luci del bel terrazzo affacciato sul verde di Monte Mario sono accese, ma da sotto, dal terzo piano del palazzo di fronte, non si riesce a vedere quasi niente. Gualtiero in realtà non l’ha mai veramente vista, né lei né i suoi amici. Un fantasma, un ologramma. Un’immagine fluttuante che, come un’ombra cinese, passa da una finestra all’altra senza mai affacciarsi. Potrebbe avere trenta, quaranta, cinquant’anni anche, per quello che Gualtiero ne può sapere. Però è Bionda, questo è sicuro.
Era apparsa sulla scena un mese esatto fa. Gualtiero, in finestra, stava fissando la strada pensoso, ed ecco che una figura snella, inequivocabilmente Bionda, imbocca il cancello di fronte. Saranno state le sette di sera. Passano meno di tre minuti e una luce al quinto piano si accende, seguita poco dopo da altre due contemporanee, probabilmente il salone. Non può essere che lei.
E’ così che scattano i click nel cervello della gente. Qualcosa a metà tra una fantasia e un pensiero fisso. Di quelli senza importanza, per carità, ma che una volta entrati si scavano un angolino e non li schiodi nemmeno con le cannonate.
Suona il citofono. Una scampanellata nervosa scuote Gualtiero dalle sue divagazioni.
E’ il giorno concordato per l’inizio del progetto e Zippo sta salendo in ascensore .
Sono passati, ridendo e scherzando, un paio di mesi buoni dalla festa di Jeff. (Continua)

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