I’M A LOSER
Computer acceso, caffè sul fuoco, l’atmosfera nell’appartamento puro stile anni sessanta di Gualtiero è carica di vibrazioni positive.
“ Occhei. Senti un po’, la tua idea mi pare pazzesca. Bravo. Però una comparsata per i batteristi che hanno suonato coi Beatles? Scusa, ma ai batteristi tengo particolarmente…”
Gualtiero sorride bonario.
“Non è questo il punto, ti stavo dicendo che pensavo a una riunione dei quattro, i QUATTRO insieme, mi capisci? Con tutto quello che può venir fuori, rapporti irrisolti, recriminazioni, sensi di colpa…”
“Sì, sì ma i batteristi…”
“ I batteristi sono troppi.”
“ Che vuol dire sono troppi? Io ne ricordo quattro…Ringo incluso.”
“ Ah sì? E chi sarebbero i quattro?”
Zippo assume un’aria seria.
“ Bè, conoscerai sicuramente Tommy Moore, che fu proprio il primo, giusto? Poi Pete Best, quell’ Andy White voluto da George Martin per la registrazione di “Love Me Do”. Poi Ringo, ovvio.”
“ E Jimmy Nicol?”
“ Hai ragione, scusa. Vabbè ne avevo dimenticato uno…
Zippo tenta un recupero.
“Che poi è quello che disse che aveva scopato di più nei giorni passati in tour coi Beatles che nel resto della sua vita.”
“ Non ne hai dimenticato uno solo, ce ne sono almeno altri tre.”
Per Zippo si profila la disfatta.
“ Altri tre? Ma chi sarebbero?
“ Johnny “Hutch” Hutchinson, dei Big Three. Sostituì Moore, arrivato in ritardo a un’audizione. Poi c’è stato addirittura uno che si chiamava Chapman, Norman Chapman. Ha suonato con loro in tre o quattro concerti. Il terzo non te lo dico.”
“ Chapman come Mark, l’assassino di Lennon? Non ci credo! Non l’avevo mai sentito nominare. Il batterista, ovviamente. Hai ragione, sono decisamente troppi. Dai, dimmi chi è l’ultimo…”
“ Paul McCartney.”
“ Vaffanculo!”
Gualtiero maramaldeggia.
“ Perché, scusa? Paul ha suonato in studio al posto di Ringo in più di un’occasione, soprattutto durante la lavorazione del White Album, quando il tuo idolo, stancatosi di essere trattato sempre come il due di coppe, lasciò il gruppo. Si fece una ricca vacanza in Sardegna, per poi tornare alla base dopo un paio di settimane. McCartney, che non voleva mai perdere tempo, si mise tranquillamente alla batteria, in sua assenza. Ma Ringo rimane, storicamente, il primo ad aver lasciato i Beatles.”
“ Bè, il mio idolo ha dimostrato grande carattere. Mi pare che George, al suo ritorno, gli fece trovare lo studio di Abbey Road tappezzato di fiori, cosa che lo impressionò non poco.”
“ Senza dubbio.” Gualtiero si mostra magnanimo, in vena di concessioni.
“ George e Ringo erano molto legati. Fu Harrison a spingere perché facesse parte della band ed usava dire che loro due erano la “seconda classe” dei Beatles.”
Zippo, rinfrancato, piazza un fendente a sorpresa.
“ Legati al punto che George non ebbe nessun problema, durante una cena a casa di Ringo con le rispettive mogli, a confessare il proprio amore per Maureen, allora moglie di Starr. Pare anche che i due abbiano avuto una storia, dopo questo outing allucinante. ”
“ Te lo confermo. Vogliamo dire che Harrison non era sempre il “mistico” che si crede? Diciamolo pure. Però aveva un grande senso dell’umorismo. Ricordo che, dopo il matrimonio di Clapton con Pattie Boyd, usava dire che, lui ed Eric, erano “husbands-in-law”…Notevole.”
Zippo è distrutto. Con Gualtiero non c’è partita.
“Per oggi basta, m’hai sfinito. Se vedemo mercoledì”. (Continua)
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Ma Gualtiero le sa tutte!😃
Ce la faranno a scrivere questa sceneggiatura?
Io penso di…
Ma la musica??
È finita. Ma quello è un altro libro (mio).
Ce l’ho 😃 e l’ho letto 👍
Ma quanti erano ‘sti batteristi? Gualtiero è una vera enciclopedia: Wikipedia?
No, Joe Cavagnaro. Ne ho avuto un saggio con “La musica è finita”.