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Tuttissanti tra il cine e la tv

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Libro breve di parabole fulminee. Veri amori d’un attimo. L’angelo Lucio lancia fanciulli come stelle, il paradiso luccicante li accoglie, li rotea come una giostra di cavallini, e li ributta nella vita-spazzatura d’ogni giorno.
Christian Russo è muscolato il giusto, attonito, non tanto bello ma ricco di una fede senza pari nella vita vera del successo. Tuttissanti è la sua storia fra le mani dell’impresario Lucio, principe delle glorie tv. Tipo Lele Mora, per intenderci.
«Lei non può immaginare cos’è Maddaloni, l’inferno è Maddaloni». Il demiurgo si commuove e Christian per un eterno attimo vola nell’universo sopra Maddaloni, atterra nella villa di Porto Rotondo, vede la fontana-cascata perenne che sgorga dalla riproduzione del David di Donatello, dal cazzo. Vive gli anni della luce fra ragazzi argentati. Ma la realtà è fatta di cartone e paillettes. E tutto finisce in una palla di vetro, souvenir di New York, dove la neve scende piano sui grattacieli di Manhattan.

Teresa Ciabatti ha il sarcasmo, la pietà, la durezza e la levità giusti per accompagnarci nel viaggio, insensato e necessario. È la nostra Italia, questa.

Teresa Ciabatti, Tuttissanti, ed. il Saggiatore, le Silerchie. 58 pagine, 10 euro

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GIOVANNA NUVOLETTI

Sono nata nel 1942, a Milano. In gioventù ho fatto foto per il Mondo e L’Espresso, che allora erano grandi, in bianco e nero, e attenti alla qualità delle immagini che pubblicavano. Facevo reportage, cercavo immagini serie, impegnate. Mi piaceva, ma i miei tre figli erano piccoli e potevo lavorare poco. Imparavo. Più avanti, quando i ragazzi sono stati più grandi, ho fotografato per vivere. Non ero felice di lavorare in pubblicità e beauty, dove producevo immagini commerciali, senza creatività; ma me la sono cavata. Ogni tanto, per me stessa e pochi clienti speciali, scattavo qualche foto che valeva la pena. Alla fine degli anni ’80 ho cambiato mestiere e sono diventata giornalista. Scrivevo di costume, società e divulgazione scientifica, per diversi periodici. Mi divertivo, mi impegnavo e guadagnavo bene. Ho anche fondato con soci un posto dove si faceva cultura, si beveva bene e si mangiava semplice: il circolo Pietrasanta, a Milano. Poi, credo fosse il 1999, mi è venuta una “piccolissima invalidità” di cui non ho voglia di parlare. Sono rimasta chiusa in casa per quattro/cinque anni, leggendo due libri al giorno. Nel 2005, mi sono ributtata nella vita come potevo: ho trovato un genio adorabile che mi ha insegnato a usare internet. Due giovani amici mi hanno costretta a iscrivermi a FB. Ho pubblicato due romanzi con Fazi, "Dove i gamberi d’acqua dolce non nuotano più" nel 2007 e "L’era del cinghiale rosso" nel 2008, e un ebook con RCS, "Piccolo Manuale di Misoginia" nel 2014. Nel 2011 ho fondato la Rivista che state leggendo, dove dirigo la parte artistico letteraria e dove, finalmente, unisco scrittura e fotografia, nel modo che piace a me.

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