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Poesia

Vuoti ad arrendere

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Poi viene un giorno che ti guardi e non ti riconosci. e un grido a ultrasuoni fa esplodere il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. sempre mezzo. cristallo troppo trasparente e fragile. boemia. allora aggiungi una acca. e metti una e. e una enne. e senti che sei libera. dai giudizi e dai pre. zingara nel diennea. e ti riconosci. e ti saluti perchè ti vedi. la caccia al tesoro non è ancora finita. ma sai che il premio sei tu. e ringrazi l’evidenza che ti ha fatto arrendere. al tuo lato oscuro. che non puoi condannare a prescindere. perché altrimenti ti uccide. così ringrazi il senno del poi. che è meglio di quello del mai.

MONICA CAMILLA TORINO

Non posso scrivere la mia vita, è lei che scrive me. Abbozza, sbaglia, corregge. Mette punteggiatura a casaccio. Raramente mi lascia fare l'editing.

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