Sfogo di Taccuino all’amica Penna

– Mi manca essere imbrattato! E anche tu Penna, perché non ti ribelli? Perché non scrivi un appello, una denuncia?
– Ormai ho perso… la mano.
– Al di là di te che mi imbrattavi, mi manca l’esser toccato, stropicciato, accarezzato, a volte baciato, coccolato.
– Vero. Io sentivo dolcemente la tua cellulosa scorrere sotto il mio peso e non mi occorreva altro che una leggera pressione.
– Era bello essere custodito in antri scuri e sicuri. Altro che dichiarazioni sulla privacy “perse” tra le “nuvole”.
– E io? Sempre in giro a portata di mano,  di tasca, di borsa. Molto più “leggera” di questi ingombranti strumenti elettronici. Chissà che ne pensano le mie fidate amiche tasca e borsa che non vedo da tempo.
– Bei tempi quelli in cui fungevo da agente segreto, da confessore, da dichiarazione all’amore platonico, da contatto tra persone lontane. E insieme con me c’eri sempre anche tu, mia cara Penna.
– Amico mio sorridiamo. Ora tu sei carta straccia e io non sono più neanche capace di mettere nero su bianco.

INSIEME… ma ci hanno appena utilizzato!                                          (Mic L’Ape 🐝)

 

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