Tra favola e storia
Con “ Chianchieri” si fa strada, nella scrittura di Giankarim De Caro, l’intreccio narrativo tra genere storico e favolistico; un […]
Mamma, papà, mi racconti una storia? Chi non ha fatto questa domanda, chi non ha sentito più avanti, farsela? Storia, in quella domanda, non distingue fra immaginazione e realtà; ai primordi la distinzione infatti non esiste, pensiamo ai miti. L’importante, nella domanda del bambino, è che il racconto sia ricco, sorprendente, ben recitato. Poi la distinzione si chiarisce e si afferma: la Storia diventa racconto di eventi accaduti e ricostruibili, Ma anche questo racconto è più coinvolgente, più carico di significato se è detto bene, con parole esatte e ritmo accattivante. Anche per raccontare la Storia, la buona scrittura è importante.
Con “ Chianchieri” si fa strada, nella scrittura di Giankarim De Caro, l’intreccio narrativo tra genere storico e favolistico; un […]
“Quando mi troverò di fronte a Dio, vorrò fargli molte domande, ma non gli chiederò della natura del tempo. L’ho
Tutto contribuisce, nell’ ultimo volume dell’ opera di Antonio Scurati iniziata nel 2020 con “M, il figlio del Secolo”, al
Nel freddo pungente di un giorno assolato passeggio per le vie del centro di Milano. Le strade sono rumorosamente affollate
Nelle settimane prima delle elezioni americane, i telegiornali hanno ospitato dottori, psicologi e psichiatri che trattano il tema dell’angoscia. Gli
La via che porta al successo una canzone è spesso irta di difficoltà, ma talvolta le circostanze sono bizzarre. È
Rivedere i film che ci sono piaciuti cinquant’anni fa è un esercizio di autocoscienza notevole. Consente di cogliere il significato
“La notte, quando non riusciva a dormire, la signora Turpin si chiedeva chi avrebbe voluto essere. Se, prima di crearla,
Si stanno avvicinando le elezioni di novembre in America e, dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa alla Presidenza,
“Con l’arrivo degli Europei, gli Indiani hanno perso la loro Felicità e la loro Innocenza,” scrive nel 1705 lo
In quella fredda mattina di un gennaio più freddo del solito, Anna mise al mondo Emilia Laura, chiamata impropriamente Mimmuccia.
“Con l’arrivo degli Europei, gli Indiani hanno perso la loro Felicità e la loro Innocenza,” scrive nel 1705 lo storico