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Costumi humor Società

Bombah

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(Piccolo racconto intimista e di sinistra)

Boooombah. Bomba (sensual)
Un movimiento sensual (sensual)
Un movimiento muy sexy (sexy).
Boooombah.
Enrico guarda la sabbia asciutta scivolargli tra le dita dei piedi in una scomposizione di clessidra, mentre sul bagnasciuga una trentina di culi e di altrettante teste scuotono le pance al ritmo di un subwoofer collegato chissà dove e portato a riva dall’animatrice.

Un movimiento sexy.
Bomba. (sensual)
Sessanta piedi sciabordano nell’acqua fangosa della battigia riminese mentre lui solleva appena gli occhiali da sole, giusto per controllare se si ricorda ancora quali sono i colori veri del mondo – a di là delle lenti ambrate dei Ray-Ban Aviator.
Gli schizzi di acqua di quegli animali da palcoscenico senza tendoni quasi gli arrivano addosso, scosta il giornale e intanto un pensiero lo fulmina.

Boooombah.
L’acqua, la stessa in cui molta gente sta affogando a pochi chilometri da lì.
Se ogni lago è a sé stante, tutti i mari sono lo stesso mare.
La stessa acqua.
La stessa cosa.
Boooombah.

Nicoletta si alza, le chiappe sode infilate nel costume, stringe l’elastico dei capelli e lo guarda per un attimo.
“Vado a ballare un po’, mi tieni d’occhio tu il portafoglio e il cellulare? C’è gente brutta…”
E lo lascia lì, con la gente brutta.

Oddio, la Pagli – quella di Monza che ormai viene giù da qualcosa come 32 anni (e non manca di farlo notare a chiunque almeno una volta al giorno, manco fosse un primato da mantenere o una pisciatina con cui marcare il territorio) – non è certamente gente bella.
Il suo triplo doppio mento guarnito da mezza dozzina di peli ritorti può esserne la dimostrazione, ma Enrico non pensa che Nicoletta intendesse proprio questo per “gente brutta”.

Booombah.
Nicoletta è una che differenzia le persone in “gente bella” e “gente brutta”, e a lui un certo punto viene persino il dubbio: in quale categoria l’avrà messo?
Se per “gente bella” ha messo i suoi, leghisti xenofobi e un tantino razzisti – il giusto da far notare che sì, siamo tutti uguali, una fazza una razza, ma solo fino a Firenze esclusa, massimo Fiumicino – allora forse è meglio stare tra la brutta.
Quella che ruba le robe.
Quella che ha la faccia scura.
Boooombah.

Enrico guarda 41 culi dimenarsi sotto al sole e pensa, che tanto mica c’è molto altro da fare quando si sta al mare. Si pensa un pochino o, al limite, si legge la Gazzetta mentre si beve un caffè corretto.
Enrico pensa e si chiede com’è che, come i mari, le persone sono tutte fatte della stessa sostanza eppure sono differenti.
Chissà quanti di quei “culi che ballano” disprezzano la gente brutta di cui parla Nicoletta.
Quella che ruba gli oggetti incustoditi.
Con la fazza scura, i denti bianchi.
Boooombah. Un movimiento sensual.

Eppure – e qui sta il bello – tutti quei culi e quelle facce, e di conseguenza tutte quelle facce da culo, se sono lì a dimenarsi sul bagnasciuga è esattamente per un motivo:
vogliono abbronzarsi.
Vogliono diventare neri.
Booombah. (Sensual)

Enrico scoppia a ridere, ride sguaiato come un cretino e quella panzona della Pagli per un istante leva lo sguardo da Confidenze numero 26 e gli lancia un’occhiataccia, brutta come i debiti.
“Hai capito?” – grida a Nicoletta, sbracciandosi alla grande.
“Vi fan schifo i negri e intanto volete abbronzarvi!”
Nicoletta non lo vede nemmeno, intenta a dimenarsi come un’invasata.
Lui raccoglie le sue cose, ficca tutto in una borsa e se ne va – in lontananza ancora i bassi di quel subwoofer sabbioso.
Booombah.

Lancia uno sguardo all’orizzonte.
Booombah.
Booombah.
Booombah.

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