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La ragazza col sole in faccia

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Flavia Pennetta - Brindisi 25 febbraio 1982

Flavia Pennetta è nata a Brindisi il 25 febbraio del 1982.
L’11 settembre del 2015, l’allora Presidente del Consiglio, Renzi, tra critiche fuori luogo, annulla i suoi impegni per recarsi a New York, perché vuole assistere a una finale di tennis, a uno storico derby tutto tricolore – e che finale!
Il giorno seguente, in un giorno perfetto, Flavia Pennetta realizzerà il suo capolavoro. Batte Roberta Vinci che ha impedito all’imbattibile Serena Williams di arrivare in finale. Gli US Open sono in mano alle “due ragazze col sole in faccia” come le chiama Panatta, stregando il mondo del tennis e New York.
La carriera della Pennetta è sempre stata in ascesa: nel 2009 è già diventata una tra le più forti del ranking. Dopo aver conquistato Palermo, sconfiggendo in finale Sara Errani, Flavia si aggiudica anche Los Angeles battendo Maria Sharapova; la vittoria contro Venus Williams a Cincinnati le permette di entrare nella top ten del WTA.
La sofferenza per “problemi di cuore”, al quale farà fronte con tutto il suo temperamento, sarà superata ributtandosi nella mischia del suo sport. Anche grazie al legame amicale con una sua collega, Gisela Dulko, il 1° novembre del 2010, diventerà la numero 1 del ranking WTA di doppio. In seguito a un infortunio al polso e la successiva operazione rimane lontana dai campi di gioco. Torna a giocare nel singolare dal 2013, è la rinascita.
Dopo la storica vittoria del 2015, a 33 anni e con 15 anni di luminosa e ricca carriera alle spalle, annuncia: «Lascio il tennis e comincio a pensare solo a me». Flavia, donna bella e più determinata di sempre, tiene fede alla promessa. Cambia la rotta della sua vita, nel 2016 sposa il collega Fabio Fognini, bravo e turbolento, nella sua terra, la Puglia, nella Cattedrale di Ostuni, circondata dai familiari, col papà Ronzino e mamma Concita. Un matrimonio pieno di vip e sportivi, voluto nella terra che ama, vicino ai suoi cari e alle cose che si è portata dentro in giro per tutto il mondo.
A maggio del 2017 diventerà mamma di Federico e poi di Farah nel 2019 e nel novembre 2021 di Flaminia. Quest’ultima è nata proprio a Barcellona dove, ormai, la bella famiglia vive in una grande casa. Qualche mese fa ha regalato al Circolo tennis di Brindisi, che l’ha vista crescere, due campi di padel, il moderno derivato del tennis, e lo ha fatto per riconoscenza, non sempre consuetudine degli sportivi ricchi, anche alla sua città.

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ANTONIO QUAGLIARELLA

Pugliese del ’44, una decina d’anni in ogni provincia e, partendo da Lecce, ha emigrato nel 2003 in Lombardia. Proprio l’anno del grande caldo, con questa regione in testa per il maggior numero di anziani sopravvissuti. Sempre nel campo finanziario, ha smesso (fortunatamente) di dare consigli il 30 aprile del 2013. Servizio militare assolto con gioia e onore nei Parà, la Toscana gli entra nel cuore in quel periodo, era 1968. Non resiste per tanto tempo a niente e a nessuno, quando ha potuto farlo si muove di conseguenza, riconoscendosi il merito di saper vivere con piacere in contesti molto complessi e diversi e questo sin da bambino. Ogni volta prova la stessa sensazione di avere di fronte una vita nuova di zecca da scoprire e questo gli moltiplica le forze. Viene cooptato nel Rotary International e si merita la Paul Harris Fellow, appena prima che istituissero il numero chiuso per i terroni. Questo continuo frazionamento di vita lo porta alla convinzione che l’ultima persona vicina non potrebbe mai avere sottomano una storia completa (quasi) della sua vita. Così comincia a scrivere. Ne fa le spese, di questo fiume di inchiostro, La Rivista Intelligente e la sua “mamma” Giovanna. Essere sé stessi sempre, qualche volta anche juventino, ha un prezzo da pagare. Solo una donna sempre al suo fianco, dai tempi della migrazione e l’accoglienza, continua a fargli sconti e a dargli credito e lui l’ha legata a doppio filo alla sua vita, ormai finalmente stanziale.

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