Ritorno a Ventotene
Amo i silenzi delle case vuote, i giardini con erbacce e foglie secche, il profumo intenso dei limoni non colti, […]
Amo i silenzi delle case vuote, i giardini con erbacce e foglie secche, il profumo intenso dei limoni non colti, […]
Mi piace pensare che forse sono nata cantando, certamente non piangendo come tutti i bebè, ma intonando un sincopato nguè
N’ata nuttata Arete ‘e laste guardo ‘mmiezo ‘a via, spianno e te vedè ca t’arretire, rasente ‘e mmure, bavere aizate,
A mia madre piacevano i cappelli ma li metteva solo in occasioni speciali, come i matrimoni, per esempio. Ne aveva
Fluido, il pensiero serpeggia e vaga nella mia mente libera: si trasforma in immagini liquide e mutevoli come sogni incompiuti.
Cammino a passo svelto, scavalcando pozzanghere, colme d’acqua gelata e di foglie appassite. Una coltre di bruma mi sovrasta la
Una leggera brezza di vento trasportava nell’aria il profumo delle rose e del mirto. Nell’oscurità della notte, Giulia, avvolta
I miei cari che mi lasciano me li porto addosso, In testa, sulle spalle, sulla schiena, sul cuore, sulla pancia,
Non era bella, aveva l’aspetto di una donna senza femminilità e senza gusto. Vestiva anonimamente, non seguiva mode e stili
Senso di morte e di abbandono lento lacera i resti del mio cuore, infranto in mille pezzi arrugginiti e molli