Le prime due puntate di M. mi sono piaciute moltissimo. Prima, avevo anche seguito con interesse le presentazioni. E mi ero domandata come l’attore avesse vissuto la totale trasformazione fisica e psicologica. Una immedesimazione potente, eppure, a me pare, in una specie di distacco metafisico. Marinelli ha espresso un Mussolini surreale e insieme ferocemente realistico.
Ho pensato “che bravo attore, che grande viaggio ha fatto”. Senza prevedere le polemiche che le sue affermazioni al riguardo avrebbero provocato – e di cui non capisco il perché. Penso abbia fatto un viaggio nel male – sì, è il mestiere, è l’arte dell’attore, ma a un livello molto alto e anche molto profondo.
Nell’insieme dello spettacolo mi hanno colpito moltissimo la chiave artistica, l’esagerazione di una esagerazione, le inquadrature sbieche, il male cosciente di essere male – i personaggi calcati eppure non giudicati moralisticamente. Le luci, le tonalità seppiate, la colonna sonora, le ambientazioni, i costumi. L’espressività, anzi l’espressionismo come riferimento estremo. Insomma, M. mi è piaciuto assai. Sono una vecchia antifascista, da sempre e per sempre – ma ho pensato che lo spettacolo era talmente bello, crudele e intenso che sarebbe piaciuto anche ai “fascisti”, di ieri e di oggi, perché li sviscera, li esprime – presta loro il brivido del loro vissuto. Perché questo è il potere dell’estrema ambiguità dell’arte.
Il film mi ha messa in contatto strettissimo col verme narcisista tossico che abita nel duce, che abita nei duci di allora e di adesso, e in molti altri uomini – mi ha fatto sentire cosa sentono Putin, Trump, Musk. Cosa hanno dentro di marcio e mostruoso e insieme tragicamente umano, l’immane peggio dell’uomo. Mostra palese il fascino che i maschi deboli e vili sentono per tali modelli, che li spinge a seguirli, che li rende liberi di mostrarsi violenti, sadici, compiaciuti, li fa sentire virili. E mostra anche l’umiliazione per le donne, sia che ne siano solo vittime, sia che sentendosi cinicamente furbe vi aderiscano.
Ecco, credo che M. sia così forte e profondo, da poter piacere, nella sua capacità rivelatoria, nella sua compiuta espressione, sia agli antifascisti che ai fascisti – e anche a quelli che non sono né l’uno né l’altro, e vedendolo capiranno e sentiranno qualcosa di se stessi e degli abissi umani, e delle tragedie nella storia. E’ arte.

Luca Marinelli, interprete di M
Fascismo e antifascismo Luca Marinellli Mestiere d'attore
…purtroppo non ho Sky, ma spero che in futuro vi sia una più ampia diffusione di questa produzione, che molto mi incuriosisce. Ancora di più dopo aver letto queste note di Giovanna Nuvoletti.
La storia del fascismo è complessa, come la figura di M. – che poi si può anche sintetizzare in un profilo di criminale opportunista e vigliacco.
dal film – che ha una chiave grottesca – le innegabili grandezze di M si evincono benissimo. La genialità comunicativa, la sua profonda intuizione di ciò che sommuove gli uomini.
la storia del fascismo sarà pure complessa ma è innegabilmente criminale. Provocare guerre, morti , fame e miseria mi sovviene un solo termine.CRIMINALI.
Perchè tanto spreco di parole per dire che se sei un essere umano dotato di intelligenza sensibilità e un minimo di cultura, non puoi essere fascista.
perché la serie è molto bella, artisticamente. Mi aspettavo una cosa molto pedestre e fastidiosa, e invece sono stata incantata dal linguaggio filmico. E visto che su FB i fasci mi insultano, penso di aver scritto un piccolo testo abbastanza ispirato
Perchè tanto spreco di parole per dire che se sei un essere umano dotato di intelligenza, sensibilità e un minimo di cultura ..non puoi essere fascista.
Forse, nonostante sia in pensione da 15 anni,la mia deformazione professionale di insegnante di liceo mi.porta a chiedermi che impatto potrebbe avere questa fiction su ragazzi di 17/ 18 anni dell’ ultimo anno di scuola.
Li aiuterebbe a capire il personaggio Mussolini , il fenomeno del fascismo oppure questo taglio del regista (e di Luca Marinelli) tra il.surreale l’ iperrealistico li potrebbe confondere?
Quelli della mia generazione hanno studiato il fascismo e hanno fatto dell’ antifascismo il.loro carattere identitario
Ma i ragazzi di.oggi?
Per me una fiction oggi su M.ha senso.profondo se scuote le coscienze se suscita domande se aggiunge
conoscenze negli adolescenti e….nei nostri nipoti
io l’ho trovata più arte che storia. E’ molto bella, e la bellezza credo faccia bene anche se descrive cose orrende
e scuote le coscienze e suscita domande – su ciò che spinge gli uomini, su ciò che lavora al loro interno. Sulla potenza dell’irrazionale, sulle radici della violenza…
A me e piaciuto molto, mi e sembrato di rivivvere i racconto di papa giovanotto a Firenze allora. Aspetto con ansia la prossima puntata.
anch’io – speriamo sia alla stessa altezza
Apprezzo molto la sinossi e la conseguente riflessione ma non riesco a vederlo
Ammiro Luca Marinelli da tempi immemori e comprendo il suo “outing”. Sono antifascista da sempre e non riesco a trovare un solo motivo per guardare la serie
Magari mi ricrederò in futuro, ma lo vedo molto difficile.
il film scuote le coscienze e suscita domande profonde – su ciò che spinge gli uomini, su ciò che lavora al loro interno. Sulla potenza dell’irrazionale, sulle radici della violenza…
Va molto, molto oltre una storia del fascismo – ha un linguaggio espressionistico, molto forte, che emoziona – ma insieme spinge a ragionare perché ci fa scavare in noi e sulla umanità intera.. Su qualcosa che nell’uomo è nel passato ma anche nel presente, con gli stessi meccanismi profondi.
Francamente, per gli antifascisti è un aiuto perché spinge oltre i luoghi comuni
Arrivato al sesto episodio e, confermo, è un’opera d’arte sotto ogni aspetto.
Peccato che questo sceneggiato sia confinato in una piattaforma perché meriterebbe di essere trasmesso su una TV generalista, possibilmente senza interruzioni pubblicitarie, perché parla della nostra storia e spinge a cercare per conoscerla ulteriormente.
Così facendo forse si potrebbero leggere parallelismi con l’attualità per capire se oggi gli stessi sbagli si stiano ripetendo.