All’appuntamento mensile col mercatino del “Libro ritrovato“, in piazza Carlo Felice e via Roma a Torino, abbiamo reperito due chicche ‘freschissime’ di novant’anni fa,alla modica somma di due euro l’una: “Profumo” di Capuana e “(Le) Sorelle Vatard” di Huysmans.
Nel 1933-34 Mondadori pubblicava “I Romanzi dell’800” e li lanciava con molta prosopopea, pubblicizzando nel contempo altre edizioni della Casa editrice, in uno stile che risulta ovviamente datato novant’anni dopo e assai ridicolo, a partire dallo slogan: “Vita beata al ritmo dei PERIODICI MONDADORI una miniera di svago”!
La collana presentava opere di Neera (pseudonimo di Anna Maria Zuccari), Capuana, Maupassant, Barrili, Dumas, Huysmans; e proprio il fascicolo (18,5×24,5) di quest’ultimo presenta una falla notevole: “Les Soeurs Vatard”, romanzo tradotto da C. Giardini, dappertutto compaiono come “Le Sorelle Vatard”, tranne che nel titolo di copertina, dove è caduto l’articolo (sic); nonostante che l’Editore nella seconda di copertina magnifichi i suoi Romanzi dell’800: “Una nuova iniziativa della Casa Editrice Mondadori, che, sempre sollecita del pubblico numerosissimo dei suoi lettori, non tralascia mai di realizzare, grazie alla propria perfetta organizzazione e alle larghe possibilità tecniche delle sue officine veronesi, le migliori ‘trovate’ editoriali e letterarie”…
La perla pubblicitaria, per gli appassionati di Simenon, si trova in terza di copertina del numero 2 dell’Ottobre 1933 – XI, “Profumo” di Luigi Capuana (L. 2): la prima serie completa dei romanzi del Commissario Maigret, con la riproduzione fotostatica delle dodici copertine, Lire 3.50 caduno! Ebbene, nel lancio si legge: “l’ormai familiare commissario Maigret, indimenticabile figura di poliziotto che insegue i suoi nemici tremando” (?!)
Altra perla in terza di copertina delle “Vatard” (N.7, ovvero N.3 dell’Anno II, Marzo 1934 – XII): l’Enciclopedia dei Ragazzi – “Genitori! La strenna più gradita da tutti i vostri figlioli, l’opera che spiega tutto, che interessa tutti: dal bambino al giovanotto… ed all’adulto. Il maggior successo editoriale del secolo. Il libro che ‘dura di più’ perché nessuno ha mai finito di leggerlo” (?!).
Veniamo ai pregi: in appendice a “Profumo” vi è una novella potentissima di Luigi Verga, “Epopea spicciola”, seguita da una più surreale di Pirandello, “Nell’albergo è morto un tale”. In quest’ultima abbiamo reperito le tipiche trovate ortografiche di quel tempo, comuni al Nobel ’34 e al Vate:
pajo / paja / Pajono il gastigo / corridojo / Jersera / annojati.

Fascino inevitabile del vintage. Le copertine, però, capolavori. La mancanza assoluta del dover stupire, unitamente agli strumenti tipografici dell’epoca producevano qualcosa di meno aggressivo, magari solo un po’ ingenuo. Almeno, mi pajono tali.
sono d’accordo! la cosa che mi ha più spinta a pubblicare il testo è la suggestività delle copertine