Il giorno prima di oggi – interno giorno. Faccio la correttrice di bozze. Scrivo, non solo per lavoro ma per distrarmi o per gioco. Mi ha preso una grafomania che non riesco a fermarmi. Come mai mi lego a uomini che non solo non scrivono ma neppure sanno leggere? In questo periodo “vedo” un tipo, […]
In un’ epoca in cui gridare pare sia la norma per molti, si sente l’esigenza di invocare, ancora una volta, il “Tocco di Venere”: “ Speak low, speak low, love… Parla piano, parla a bassa voce, amore.” Composta da Kurt Weill con le parole di Ogden Nash e cantata a Broadway nello spettacolo “One touch […]
NOI Il dolore non ha senso, se non quello di condividerlo. Scalfiti e uniti feriti e avvinti piagati e abbracciati: non possiamo che essere così, noi. (Enzo Costa) AMORE DOLORE I dolori si condividono con la persona che ami con la famiglia, gli amici, Chi non ha forza di aprirsi non sente l’amore. Chi non […]
Chissà se finalmente stai viaggiando e vedi ciò che solo hai immaginato o resti qui, dove sei sempre stato, lo sfacelo – silente tu – osservando. Chissà se sei nel mare del paese, perlustrando gli abissi che sognavi, quando bambino sotto l’onde andavi dimenticando il corpo e le sue offese. Chissà se entri nelle menti […]
Piaccia o non piaccia, è bene mettere subito in chiaro una cosa: considero Fulvio Abbate una delle pochissime voci davvero libere di questa nazione, la nostra, ridotta a pascolo di pecore incapaci di elaborare un solo pensiero autonomo. Eccomi dunque ad azzardare un commento al suo ultimo libro, un tomo di 400 pagine dedicato all’unica […]
Jocelyn è un cinquantenne prestante che dirige una grossa azienda e guida macchine sportive, ha l’hobby della corsa e soprattutto quello di collezionare donne più giovani di lui. L’intelligenza femminile non gli interessa, tanto meno il coinvolgimento amoroso, basta che siano carine e formose. Misogino, furbo e bugiardo, usa ogni mezzo per raggiungere il suo […]
L’ho sollevato con una certa fatica, lasciandolo scivolare dall’ultimo ripiano dell’armadio, nascosto tra una pila di coperte e una vecchia borsa da mare. Non ricordavo fosse così pesante e l’ho sfogliato: senza nostalgia, ma con l’idea di ridere di me, non avendo alcuna voglia di ridere degli altri; così, un po’ per vezzo di narcisismo […]