una poesia di MASSIMO SALVADORI
Mi siedo, tanto vale. D’altra parte una sala d’aspetto prelude a questo: aspettare. Le pareti sono nude di un color pioggia sincera, non vedo tavoli né piante infiocchettate con trascorsi da inaugurazione. La sala ospita solo me e un’ordinata composta obbediente fila di sedie grigio perla. Intorno un silenzio profondo come di neve. Io sto. […]
La salita era faticosa. La donna saliva lentamente la creuza assolata, in quel giugno arido e polveroso. Gli alti muri che la delimitavano non impedivano ai profumi intensi delle piante nascoste di liberare nell’aria rovente la loro dolcezza sensuale. In alto, tra le pietre, mosaici di fiori rampicanti parevano protesi a spiare sia gli orti […]
I poeti sono più affamati di vita dei bambini mangiano biscotti di nascosto e di notte custodiscono segreti raccolti dietro i vetri rotti di una casa in costruzione. Nascondono al mattino tutt’intorno i cocci le briciole in cucina quando il mondo degli adulti sta dormendo perché riflettano di giorno la luce ancora della luna.