Qualcosa non torna. “Café Society”, ultima opera di Woody Allen, uno degli ultimi miti sopravvissuti della mia generazione, non può dirsi un brutto film. No, assolutamente. Riempiono l’occhio di sincera gioia la cura scenografica del particolare, la luce abbagliante (opera del nostro maestro Vittorio Storaro) che avvolge l’amata-odiata Los Angeles, d’accordo. Consolano l’animo il graffio […]