Negli anni felici dell’infanzia, un’unica, anziana zia stravedeva per me. Zia Secondina, così si chiamava, conosceva mille filastrocche e me le recitava tutte, instancabile. Poesiole di una volta, roba di prima della guerra, capace di passare indenne sotto dittature, bombe e distruzioni per divertire generazioni di bambini. Una finiva così: “Se non ci credi, vallo […]