E’ una notte di coprifuoco, raffiche di vento spazzano le strade vuote. Sui vetri appannati delle finestre il calore si condensa in pallidi aloni. La luce delle stelle è offuscata dalle tante luminarie. In groppa a un asino una donna gravida si stringe nello scialle e, sfidando il gelo, ogni tanto solleva il capo per […]
Io non li capisco quelli che mi suggeriscono ricette per “riciclare” il pandoro subito dopo le feste. Ammesso sia mai avanzata qualche briciola la mangio, non è che se addento una fetta dopo il 6 gennaio scatta la denuncia ai carabinieri o irrompono gli agenti S.w.a.t dalla finestra come nei film d’azione. Forse immaginate sia […]
E’ opinione diffusa che i giorni delle vacanze tra Natale e Capodanno siano una specie di tortura cui – per giunta – ci sottoponiamo più o meno volontariamente. E’ una visione chiaramente alterata, alimentata dall’ironia un po’ snob che ormai ci pervade come una nube tossica. Ci presentiamo ai cenoni e ai pranzoni indossando una […]
Cara Befy, tu che svolazzi sopra le nostre teste e vedi cattiverie e atti buoni dalla distanza giusta, quest’anno non portare carbone o dolcetti a bambini e famigliole di qualsiasi tipo. Non lasciare le tue calze piene di dolciumi nei camini o alle finestre. Non è più il tempo questo. Dentro il tuo povero sacco, […]
Stefano è il “coronato”, il suo destino è scritto nel nome, nell’aureola che ne isola il profilo mentre attende il martirio. Nella Gerusalemme eternamente ferita da faide antiche e nuove divisioni il primo dei martiri è condotto davanti al Sinedrio, professa il suo Credo senza incertezze. Non c’è processo, non c’è sentenza. C’è il tumulto […]
L’unico anno in cui nella mia famiglia non si è fatto il presepe è stato l’inverno, durissimo, del 1944. Bologna e le sue chiese, i suoi palazzi, le sue piazze, le sue case erano macerie di bombardamenti. Il pane era fatto con la segatura. Quell’inverno mio padre perse sua madre, la mia vera nonna, per […]
non era così che l’avevo immaginato dice lei guardando il sole invadere ogni angolo della sua casa, avevo immaginato una giornata così per un giorno di festa, per una mattina con il caffe’ bollente, il pane caldo e la marmellata su un vassoio in terrazza. non per oggi che sono incazzata nera
La Piccola Fiammiferaia non aveva venduto nulla quella sera. Erano tutti presi da altri acquisti. Tutti, tranne lei, sarebbero presto tornati a casa, al caldo, davanti alla cena già pronta. A lei sarebbero rimasti i fiammiferi e la fame. Scelse un vicolo, si accasciò in terra e ne accese uno, di fiammifero. Guardava, ridendo, la […]