Scese l'ultima volta dal treno
Tutto è fuga dalla sofferenza, ogni cosa può servire alla bisogna, anche la fatica, anche un lavoro ingrato, perfino un’altra sofferenza. L’importante è avere un’interruzione della fame, della sete, dell’irrequietezza, non sentire più quella coscienza soffocante insopportabile di essere presente di capire di sentire. E perciò vale tutto. Leggere scrivere uccidere e fare figli, ogni […]
Tu sai cos’è il luccichio, amore mio, che risplende instancabile? Sono pezzi di vetro, tanti pezzi di vetro, minuscoli, aguzzi, ma così piccoli che non ti ferisci al principio. Solo un graffio, insieme alla piacevole sensazione del pizzicore che vibra e risale; poi le urla, disumanate, senza voce, e l’abbaglio improvviso che t’impedisce di vedere […]
L’ho chiamato Aniello. Forse perché me pareva er nome più vicino alla parola agnello. Chiamandomi Pasqua me pareva er minimo. Così piccolino, nato prima. Un agnellino. Pure i riccetti c’aveva, e tutti biondi che parevano bianchi. Era buono buono. Come se dice, magnava e dormiva. Il mio bambino. Il mio agnellino. EPPOI. Stamane so’ annata […]
Vicino casa mia c’è un matto. Chiede l’elemosina davanti al bar, ma la chiede in modo così astruso che quasi nessuno gliela dà. Non riesci a capire che età possa avere, come per tutti i matti – il tempo per loro scorre diversamente. Forse Einstein quando ha elaborato la teoria della relatività pensava ai matti. […]