Sto vagando nel triangolo maledetto Obi-Ikea-Cargopier. Il clima è quello del “sta per accadere qualcosa”. Lo spero ardentemente perché mi sono persa. Sono una che manca di collegamenti, una a-sinaptica. Sono quella che gira perlopiù a vuoto, sbaglia strada, si lascia sfuggire posti macchina risolutivi. Mentre l’auto va, nel mio reticolo mentale le strade non […]
Kaput mundi La città l’olezzo, la pizza la monnezza la puzza, è zozza la città l’onda, la calca la fogna la rogna, è stracolma la città la folla, il gas il bar il pub, lo spritz, è molla la città, le orda le urla i decibel i clacson, è sorda la […]
Fu quando un presidente degli Stati Uniti venne in Italia. Atterrò a Ciampino. Io e il mio somaro turbodiesel da ventotto quintali si doveva passare di là o si faceva come Colombo, che per andare in India arrivò in America. Ma fu l’America a venire da noi. Avevamo un po’ di vantaggio, passammo di fretta […]
La radio del furgone si è rotta, anche da spenta consuma tanta corrente da mettere KO una batteria grossa come un termocamino e pesante come un peccato. Su Roma spunta un’alba di mezzo settembre. Devo correre al mercato a caricare, ma la batteria non ce la fa. Motore e giornata non si avviano. Prendo […]
Sono in fila a un semaforo. La radio è accesa. Forse dirà qualcosa delle strade che sto per fare. Dà solo parole, la radio, da capire al volo. Ci vuole esperienza per cogliere la differenza tra rallentamenti e code a tratti. Può cambiarti la giornata. Sono spossato, sporco, mi manca solo l’ultima consegna. Accanto a me, […]
Ovvero: l’esistenza reale degli automobilisti nella fila che scorre non è dimostrata. L’automobilista rassegnata 1. La fila di automobili nella quale ti troverai sarà sempre quella immobile. 2. Spostandoti nella fila di automobili che scorre, questa diventerà automaticamente immobile. 3. Appena scegli una fila e ci entri, quella si blocca per ben 20 minuti, mentre […]
Un anziano, con il cappello in testa, il viso a otto centimetri dal volante, lo sguardo fisso davanti a sé, incurante del mondo circostante. Una neopatentata, il terrore negli occhi, il colorito terreo di chi sta spremendo le surrenali più di un limone sul fritto. Un trenta/quarantenne, il viso congesto, l’occhio esorbitale, il cavo […]
La freccia venne inventata, fatta di pietra scheggiata, legata a un legnetto levigato, scoccarla era un’arte, una sopravvivenza. L’arte era sopravvivenza. Senza la freccia e la sua arte si veniva sbranati, si moriva preda di belve o di stenti. Era anche una regola: non uscire mai dalla caverna, non avventurarsi nelle insidie del bosco intricato, […]