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€UROMINZIONE

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50 €u-rine

50 €u-rine

Quando dal nulla cosmico fu creato l’euro, il primo grande problema dei greci riguardo alla nuova moneta fu il fatto che, nel loro idioma, euro significa urina. L’etimo è cosa greca, quindi si spiega bene il senso del termine liquidi come sinonimo di denaro; tuttavia il problema era grave e in parte si risolse introducendo, su ogni banconota, la doppia scritta EURO-EYPΩ. Ripensandoci bene se una moneta la chiami urina, alla lunga, non la puoi rispettare: – Scusi signorina, quanto costano queste scarpe? – – 250 urine, prego! – Non poteva funzionare. Ora la Troika organizzata dalla spiritosa cupola della finanza internazionale vuole sistemare i conti con i nostri fratelli di faccia e di razza ma, questa volta, non basterà un Ulisse qualsiasi e un cavallo di legno per sconfiggere i novelli figli di… Comunque vada, ho avuto un’idea per evitare equivoci. In futuro, nel caso ci cogliesse vaghezza di rifondare una nuova bizzarra moneta, proporrei di chiamarla direttamente: merda! Quindi mierda, shit, merde, Scheiße, con tutto il seguito di sostantivi necessari a definire gli strumenti finanziari: i merdabond, la merdazona, il cambio merda-dollaro e, dulcis in fundo, la BCE la Banca Centrale Evacuazioni. Per coerenza la stamperemo direttamente sulla carta igienica, così sapremo da subito il valore autentico di ciò che stiamo manipolando, e ci si potranno augurare buoni guadagni allo stesso modo con cui gli artisti si augurano fortuna prima di una rappresentazione: merda, merda, tanta merda a tutti!

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DIEGO C. de la VEGA

… l’ex-moglie (probabilmente l’ultima) lo definisce “un delinquenteeeee!”. I più non lo reggono oltre gli 11 minuti, ma per i pochi che hanno sopportato con benevolenza i suoi difetti: De la Vega è una persona d’oro! Ha vissuto dividendosi tra Madrid, l’ex Repubblica di Genova per approdare a colonizzare, attualmente, il sub-Piemonte. Autentico fantasista, ha svolto innumerevoli attività. Filoenologo, musicista, cuoco-pop, musicoterapeuta pentito, ex politico in erba, sartina-smart, giusperito incompiuto, lobbysta, elettricista, falegname, idraulico, appassionato d’arte contemporanea, genio dell’informatica fai-da-te. Ama la musica antica e le opere di Philip Glass saltando a piè pari tutto l’800 che trova disgustoso. Un uomo meraviglioso se non fosse per un solo piccolo difetto: riesce a volgere tutte queste sue doti in armi letali con cui produce catastrofi inimmaginabili pur non volendo! I suoi insegnanti delle scuole elementari, capendone il valore, dopo il classico “è intelligente ma non si applica” lo promossero a un definitivo: è una Mancata Promessa! Attualmente, non volendo farsi mancare nulla, si è dato anche alla scrittura essendo stato ospitato su LaRivistaintelligente.it dalla benevolenza di Giovanna Nuvoletti, e pubblicando racconti in due antologie di Edizioni2000diciassette, grazie all’invito di Maria Pia Selvaggio che, chissà come, lo ha scoperto. .DeLaVega si chiama Diego e non è uno scherzo cosi come è vero quanto detto sopra.

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