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Cinema

Isla minima

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Raúl Arévalo e Javier Gutiérrez

1980, la Spagna si è da poco liberata dalla dittatura franchista, ma nel paese, soprattutto al sud, la fragile democrazia ha un cammino stentato. La Guardia civil fa fatica a sedare gli scioperi e a sanzionare corruzione e sfruttamenti, a contenere camarille e abusi di potere. Perciò, quando nel villaggio scompaiono due giovanissime sorelle, le autorità locali fanno venire da Madrid due poliziotti della omicidi.
Nel paesino la gente fa di tutto per sbarcare il lunario, dalla caccia di frodo a lavori occasionali e sottopagati. I più giovani sognano di andare altrove a cercar fortuna. A Malaga – dice un opuscolo che gira per le case – si cerca personale per gli hotel di lusso.
Corre voce che le ragazze scomparse fossero pronte ad andare proprio lì, anche se a Malaga non sono mai arrivate. Due ragazze “facili” si sussurra in paese, con un padre-padrone che non riusciva a frenarne l’esuberanza.
Juan e Pedro, gli agenti provenienti dalla capitale, non potrebbero essere più diversi tra loro. Juan, il più vecchio, ha metodi di interrogatorio spesso bruschi se non violenti, mentre Pedro è schivo, sensibile e si attiene scrupolosamente al protocollo.
Le indagini sono difficili, il confronto con la gente del paese è aspro. Aspro come la terra bruciata dal sole che, vista dall’alto, è un reticolo di paludi e risaie, di piccole isole inaccessibili dalla terra ferma. Tutto è contorto e irto di segreti inconfessabili nel bellissimo racconto di Alberto Rodriguez. In cui la natura bella e scostante fa da sfondo a un thriller che non solo è coinvolgente nel susseguirsi spasmodico degli avvenimenti ma delinea un quadro psicologico dei protagonisti. Senza alcuna tregua né apparente scampo. In cui l’ombra del franchismo e del recente passato che non passa, pesa come piombo nelle scelte di alcuni, forse di tutti gli attori della storia.

Premiato con 10 Goya, “Isla minima” è un’opera densa, difficile da dimenticare. Javier Gutiérrez e Raúl Arévalo, nei panni di Juan e Pedro, danno vita a una formidabile e inedita coppia di sbirri. Il film, uscito in Italia lo scorso anno, si può ancora trovare in piccole sale d’essai.

Isla Minima di Alberto Rodriguez (Spagna 2014)
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COSTANZA FIRRAO

Nata a Bari nel 1953, è sposata e ha due figli. Vive a Milano dal 1990. Collabora negli anni ’90 alle pagine culturali di alcuni quotidiani locali ed è stata traduttrice dal francese per riviste bilingue. Ha curato vari siti e blog. E' appassionata di cinema e letteratura.

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