I miei cari che mi lasciano me li porto addosso, In testa, sulle spalle, sulla schiena,sul cuore, sulla pancia, sulle braccia, sulle gambe, sui piedi. Come cambio d’umore, loro cambiano posto, mi saltellano ovunque, rimbalzando leggeri sul mio corpo che è il loro. Se mi chiudo a riccio, loro sciolgono i nodi, mi sussurrano e […]
Siediti accanto a me restiamo in silenzio i discorsi sul vuoto lasciamoli ad altri. Vorrei mi tenessi la mano vorrei tenerti la mano chiudere gli occhi avere meno paura pensare alla vita ogni giorno ogni tanto con meno fatica ricordare che il tempo è una difettosa misura e che nessuna parola può dire il dolore.
“Diedi in escandescenze e mio marito non trovò di meglio che chiamare un’ambulanza. Ancora nel 1965 la donna era soggetta all’uomo e l’uomo poteva prendere delle decisioni per ciò che riguardava il suo avvenire. Fui quindi internata a mia insaputa, e io nemmeno sapevo dell’esistenza degli ospedali psichiatrici perché non li avevo mai veduti, ma […]
Ascoltami adesso anche se resti distante ho una cosa importante da raccomandare. Se dovesse accadermi fai che la mia morte sia breve. Estirpami in un solo momento tutto quello che ho dentro le poche cose con cui la vita coincide non fermarti a pensare fallo come tu solo sai fare quando ti ci metti d’impegno. […]
Ho imparato la morte col tempo, Prima non la conoscevo: Mi è sempre sembrata un concetto lontano Qualcosa che capita agli altri. Poi un giorno, in autunno, L’ho vista allungare le mani E portamelo via in un respiro Perduto, sospeso, rimpianto Non sempre è vestita di angoscia A volte è una madonna che abbracci Le […]
C’è qualcosa di sensuale e inquietante nel ciclamino. Il gambo del fiore si attorciglia a spirale quando viene fecondato e la forma compressa ai poli del tubero, osserva Teofrasto, richiama alla mente l’utero femminile. Nelle camere dei giovani sposi la pianta per secoli è stato un augurio di fertilità. Sacro a Ecate, la divinità dell’oltretomba […]
Ostacolo al colloquio è la parola ostacolo all’abbraccio le mani il petto il braccio – più avanti di così non si può andare se limite al sapere è sempre opaco il muro del piacere, è limite al piacere solo forse il vuoto, sotto tutto, della morte