Era pronto, c’era voluto del tempo, tanti pezzi piccoli e simili. Era finito. Un colpo violento l’ha gettato a terra senza curarsi della ragione. Parti disperse e sparse. Una mano piccina fiduciosa e paziente ha iniziato a ricomporlo: qualunque forma esca sarà migliore della prima.
Sei come una crema di panna, di bianco mi chiudi le crepe, le sani col tocco. Coi piedi mi cambi le orme del tempo d’infanzia remota, memoria innocente. Ti cedo le mani, le dita, le unghie: mi trascini lieve, sai disinfettarmi. Che grazia che hai nel modo in cui esisti: tu crema mi curi le […]