Mi sono truccata in autobus, catturando ben bene l’attenzione dei tre bambini. Poi, quando ho visto che pendevano dalla mie labbra – aspettavano solo la prossima passata di mascara, forse per prendermi in giro perché lo avevo messo male – ho tirato fuori il mio Kafka e mi sono messa a leggere. Il più piccolo […]
Oggi mi sono chiesta se felicità e brevità vadano necessariamente di pari passo, così mi sono venuti in mente i miei giorni felici. Settembre di non tanto tempo fa, la mattina io e lui ci svegliavamo all’alba cotti dal sole. Ci trascinavamo fuori dalla tenda in uno stato ancora incosciente e continuavamo a dormire con […]
Oggi ho visto un uccellino minuscolo, appena nato e senza neanche una piuma. Era sul marciapiede, morto, così piccolo che per poco i passanti non lo schiacciavano. Sarà caduto da un nido lassù, non so bene da dove perché lassù ci sono solo cieli e non ci sono alberi. Appena l’ho visto […]
Spostati, non mi toccare, io non ti voglio. Sto così bene dentro la mia pelle dura, che prova poco e niente e solo il giusto. Ti piaccio perché sono bella, con queste cosce lunghe che mi coltivo. Mi vuoi perché non ti guardo, perché non ci sono quando mi cerchi. Ti arrabbi quando dici […]
Come è bello qui il metrò. L’altoparlante dà l’andantino della Fantasia in do minore di Mozart, e io mi sento una piccola Zazie. Il treno è automatico e viaggia veloce. Non c’è un tranviere e, con le mani appoggiate sul vetro, ho la sensazione che ci schianteremo da un momento all’altro. Scendo a Lingotto […]
Mio nonno è cresciuto nel quartiere di Zemun, a Belgrado. Ai tempi nelle case non c’era l’acqua, sua madre andava in strada con i secchi per attingere dalle fontanelle che allora coloravano i marciapiedi come fiori. Sembravano dei mulinelli e il nonno dedicò a ciascuna un acquarello. Aveva gli occhi grigi e le orecchie piccole […]
Papà lavorava a Campobasso, i miei genitori ancora si volevano bene, così io e mamma qualche volta lo accompagnavamo. Lì le strade avevano nomi di fiaba: Vico Tre Dita, Via Porta Fredda. D’inverno la neve ricopriva ogni angolo, mi fermavo nella piazzetta dell’Olmo, di fronte alle scale di pietra, e guardavo l’albero vestito di bianco. […]
Questo mio mare, d’inverno, si tinge di nero e inghiotte. Trizza rimane in silenzio, sotto lo sguardo solido dei faraglioni. Di notte partono i pescatori per il largo. I più piccoli trainano la lenza con la barca a motore; è pieno di aguglie argentate che nuotano sul filo dell’acqua. Gaetano partirà con i grandi. Guarda […]