Chi ha visto L’attimo fuggente ricorderà il suo nome. Robert Frost è uno dei poeti preferiti dal professor Keating (Robin Williams), che ne cita i versi nella scena della lezione di camminata: «Due strade trovai nel bosco/e io scelsi quella meno battuta/è per questo che sono diverso». In Italia è quasi uno sconosciuto, ma […]
Tutti mi chiamano Gatto, ma non so veramente il mio nome. Stiamo chiusi dodici ore al giorno in un appartamento di due stanze che, per la ressa, diventa microscopico. Ci sono mobili, uomini, donne. C’è una valigia con dentro un telefono e un frigorifero con un paio di scarpe e una bottiglia di latte […]
Ogni mattina, io e Tommaso portiamo da mangiare alle anatre, nel torrente vicino a casa nostra. Tommaso è mio figlio, ha un anno e mezzo, lo porto sulle spalle dentro uno zaino rosso. Insieme raggiungiamo il ponticello pedonale e buttiamo agli uccelli dei pezzi di pane. Io li butto, Tommaso mi osserva. Li butto e […]
Tornò a casa e, all’improvviso, scoprì di essere solo. Sua madre era morta. Sua sorella era morta. La moglie lo aveva lasciato e i figli erano in giro per il mondo. Anni prima aveva giurato a se stesso, prima ancora che a Dio, che non avrebbe più fumato, ballato e giocato d’azzardo se una […]
La fine del mondo si avvicina e non ho niente da mettermi. Ma, soprattutto, ho un sacco di cose da leggere e non ho abbastanza tempo. Occorre fare una selezione. Cosa consigliare agli amici ellerini per un piacevole approccio alla catastrofe? Ci ho pensato su e alla fine ecco la mia lista di libri […]
Ho visto Amour, il film di Michael Haneke vincitore al Festival di Cannes. Anzi, Amour ha visto me. Amour è un film che interroga e guarda il pubblico. Non metaforicamente; concretamente. Fin dalle prime scene, quando gli spettatori di un concerto, seduti nella platea del teatro e inquadrati frontalmente, ci osservano come se fossimo […]
Ieri ho giocato a tennis con Flavio Briatore. Il campo era suo, le racchette e le palline erano sue, anche l’arbitro era suo. Abbiamo pareggiato. Allora lui mi ha detto: «Guardi che così non va bene. Guardi che io sono Flavio Briatore. Guardi che mio figlio si chiama Falco Nathan.» Sono rimasto basito. Volevo chiedere […]
La moquette rosa antico. L’immobilità di quella casa all’ultimo piano. Il suono del citofono che precedeva l’arrivo dei pazienti. I passi nel corridoio. Le voci incerte prima di entrare nello studio. “L’altra volta ha dimenticato l’ombrello, glielo lascio qui.” A volte, un rapido e sussurrato: “È arrivato un paziente”, rivolto a me, intenta a colorare […]