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Poesia

Autoritratto infame

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Immagine dell'autrice

A volte mi sembro così sola
sola proprio come se al mondo
non esistesse più nulla – di nulla –
(le cose, di nebbia di fumo –
gli umani? Di marmo di ferro)
Il cielo non c’è – il sole? Mai stato.
A volte guardando mi scruto – e
scopro che non posso vedermi.
Io lo so
di non essere mai e poi mai esistita.
Non io, non qui.
Che pace.
Soltanto non posso morire, perché mai sono nata.
Peccato.

GIOVANNA NUVOLETTI

Sono nata nel 1942, a Milano. In gioventù ho fatto foto per il Mondo e L’Espresso, che allora erano grandi, in bianco e nero, e attenti alla qualità delle immagini che pubblicavano. Facevo reportage, cercavo immagini serie, impegnate. Mi piaceva, ma i miei tre figli erano piccoli e potevo lavorare poco. Imparavo. Più avanti, quando i ragazzi sono stati più grandi, ho fotografato per vivere. Non ero felice di lavorare in pubblicità e beauty, dove producevo immagini commerciali, senza creatività; ma me la sono cavata. Ogni tanto, per me stessa e pochi clienti speciali, scattavo qualche foto che valeva la pena. Alla fine degli anni ’80 ho cambiato mestiere e sono diventata giornalista. Scrivevo di costume, società e divulgazione scientifica, per diversi periodici. Mi divertivo, mi impegnavo e guadagnavo bene. Ho anche fondato con soci un posto dove si faceva cultura, si beveva bene e si mangiava semplice: il circolo Pietrasanta, a Milano. Poi, credo fosse il 1999, mi è venuta una “piccolissima invalidità” di cui non ho voglia di parlare. Sono rimasta chiusa in casa per quattro/cinque anni, leggendo due libri al giorno. Nel 2005, mi sono ributtata nella vita come potevo: ho trovato un genio adorabile che mi ha insegnato a usare internet. Due giovani amici mi hanno costretta a iscrivermi a FB. Ho pubblicato due romanzi con Fazi, "Dove i gamberi d’acqua dolce non nuotano più" nel 2007 e "L’era del cinghiale rosso" nel 2008, e un ebook con RCS, "Piccolo Manuale di Misoginia" nel 2014. Nel 2011 ho fondato la Rivista che state leggendo, dove dirigo la parte artistico letteraria e dove, finalmente, unisco scrittura e fotografia, nel modo che piace a me.

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6 Commenti

  1. GIOVANNA NUVOLETTI 8 Febbraio 2024

    scusatemi – ogni tanto esagero

    Rispondi
  2. GIOVANNA NUVOLETTI 8 Febbraio 2024

    portatemi via da qui

    Rispondi
  3. Daniela Agostini 8 Febbraio 2024

    Troppo forte… Non so se credere al tuo CV o alla tua poesia che è come uscire da sé!!

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  4. Giuliana Bozzolan 9 Febbraio 2024

    Essere nel cuore ❤ di qualcuno non può farti sentire sola, tu lo sei per me e per tantissimi di noi che ti leggiamo.
    Ma nessuna parola può consolare lo so, quindi è importante dirti che sei nel mio cuore e ti abbraccio forte .
    Padova è lontana ma il cuore ❤ va veloce ovunque!

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  5. Graziella 12 Febbraio 2024

    Buongiorno Giovanna, un vecchio detto recita “fin che c’è vita, c,e’ speranza” . Dai coraggio, non sei sola nella sofferenza, purtroppo a volte è un prezzo della magnifica VITA che abbiamo. Un abbraccio .
    Gg.

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  6. Claudio Lazzaro 12 Febbraio 2024

    Mi piace come ne hai scritto, è un sentimento sempre in agguato, lo conosco, e cerco di tenermi allla larga

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