Caricamento

Digita la ricerca

Costumi

Contro il calcio femminile

2.708 visite

Chissà che problemi ha quel signore un po’ indisposto che odia tanto le calciatrici femmine. Chissà che incubi, con questi mondiali che traboccano di successo di pubblico e di critica! Si mangerà il fegato. Bisognerà difenderlo – per lo più da se stesso. Aiutarlo spetta a noi tutti. D’ora in poi i “gender” saranno non solo LBGTIQ – e ma anche LAN. LBGTIQLAN. Non è colpa sua se è nato LAN, come lui al mondo ce ne sono tanti, altrettanto sfortunati e frustrati. La categoria LAN va protetta, come ogni altra categoria di esseri umani che soffrono. Manifestiamo perché gli venga dato il permesso di esprimere liberamente la sua Lansessualità, comunque sia fatta. Genitori, se avete un bimbo Lan, non emarginatelo, aiutatelo con amore e pietà. Non mostrategli mai ragazze col pallone, donne felici, bambine che giocano al meccano, astronaute, premie Nobel, mamme laureate, brillanti architette, nonne ingegnere. Ci vuole comprensione, porello. Soffre, deve sfogarsi. Dategli subito un giornale su cui scrivere. Oh, capperi, ce l’ha già. Magari anche lo pagano.

Tags:
GIOVANNA NUVOLETTI

Sono nata nel 1942, a Milano. In gioventù ho fatto foto per il Mondo e L’Espresso, che allora erano grandi, in bianco e nero, e attenti alla qualità delle immagini che pubblicavano. Facevo reportage, cercavo immagini serie, impegnate. Mi piaceva, ma i miei tre figli erano piccoli e potevo lavorare poco. Imparavo. Più avanti, quando i ragazzi sono stati più grandi, ho fotografato per vivere. Non ero felice di lavorare in pubblicità e beauty, dove producevo immagini commerciali, senza creatività; ma me la sono cavata. Ogni tanto, per me stessa e pochi clienti speciali, scattavo qualche foto che valeva la pena. Alla fine degli anni ’80 ho cambiato mestiere e sono diventata giornalista. Scrivevo di costume, società e divulgazione scientifica, per diversi periodici. Mi divertivo, mi impegnavo e guadagnavo bene. Ho anche fondato con soci un posto dove si faceva cultura, si beveva bene e si mangiava semplice: il circolo Pietrasanta, a Milano. Poi, credo fosse il 1999, mi è venuta una “piccolissima invalidità” di cui non ho voglia di parlare. Sono rimasta chiusa in casa per quattro/cinque anni, leggendo due libri al giorno. Nel 2005, mi sono ributtata nella vita come potevo: ho trovato un genio adorabile che mi ha insegnato a usare internet. Due giovani amici mi hanno costretta a iscrivermi a FB. Ho pubblicato due romanzi con Fazi, "Dove i gamberi d’acqua dolce non nuotano più" nel 2007 e "L’era del cinghiale rosso" nel 2008, e un ebook con RCS, "Piccolo Manuale di Misoginia" nel 2014. Nel 2011 ho fondato la Rivista che state leggendo, dove dirigo la parte artistico letteraria e dove, finalmente, unisco scrittura e fotografia, nel modo che piace a me.

  • 1
Successivo

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *