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Poesia

Da lontano

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Sono un soldato
approssimativo.
Alla sera, dopo ogni mia minuscola battaglia
come in sogno ti scrivo da lontano
il fuoco acceso, la tua casa
la porta verde
il gatto grigio.
Tra i topi che hanno lunghi baffi
e il fango che quasi sembra vivo
è lunga questa guerra
larga più della notte in cielo
che ostinata non risponde
da dove vengo
da quanto tempo sia partito
se muoio, se ritorno
se tu mi aspetti ancora
e dici almeno le preghiere
perché continui
a rimanere vivo.

MASSIMO SALVADORI

Nasco a Modena, ma rivendico ascendenze liguri, toscane, venete. Trapiantato a Napoli, rimango uomo di pianura: il grido dei gabbiani è una sorpresa quotidiana che ad ogni giorno e notte si rinnova. Insegno filosofia in un liceo di frontiera, ma i confini, si sa, sono un’invenzione e la realtà riesce anche a superare metafisica e immaginazione. Scrivo quando le parole assomigliano a quel che sento e sono: a volte penso, a volte vivo, il più delle volte devo invece impegnarmi a sopravvivere. Dal 2015 collaboro a LRì, un’esperienza azzurra di amici, amiche e di parole.

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