Quando Michail Aleksandrovič Šolochov nel “Placido Don” citò i versi di una ballata popolare ucraina, Koloda Duda, mai avrebbe immaginato che sarebbero stati annotati su un taccuino da Pete Seeger per poi essere ripresi in una meravigliosa canzone contro la guerra. Dove sono i fiori? Le ragazze li hanno colti / Dove sono le ragazze? […]
Cara, come ho potuto vivere fino a oggi senza te? E come potrei vivere da oggi in poi senza te? — È l’ora dell’amore. Dici davvero? Andare a stare insieme? Ma la mia casa è molto piccola. Certo che posso trasferirmi da te. Che gioia! — Vivere insieme e poi… Amore, ti sento molto contrariata. […]
La lussuria passa come un vento turbinante, che gli odor più perfidi recan ognor con sé. (Crivel, Creola) Negli anni in cui a Liverpool i Beatles formavano la band che avrebbe cambiato il corso della musica rock, a Milano, dimenticato da tutti, moriva Crivel. Qualcuno forse lo ricorderà come tenore Orsini, tenore Bello, Italo Corsi, […]
In un lontano febbraio del 1975, intervistando Michele Straniero gli chiesi: “Tu che hai partecipato a Cantacronache …” Con un leggero sorriso, mi interruppe : “Io non ho partecipato a Cantacronache, l’ho inventato”. Seduto dietro una scrivania nella sede della federazione provinciale del PCI a Milano in via Volturno, con un enorme ritratto di Togliatti […]
Al buio, con le coperte tirate fino al naso, ascoltavo la voce querula di Nunzio Filogamo che col suo “Miei cari amici vicini e lontani, buonasera ovunque voi siate!” inaugurava a Sanremo il primo Festival della canzone italiana. Era il 1951, ero piccola, ma amavo la musica e ascoltavo attentamente i brani, immaginando i volti […]
Quando ero piccola, negli anni ’50, ascoltavamo musica alla radio, al giradischi. In piazza suonava la Banda alla domenica mattina, alle Processioni e ai Funerali. Raramente si andava al cinema e non ricordo le Colonne Sonore. E poi arrivò la Televisione. Non avendola a casa, eravamo costretti ad affrontare pioggia, venti di libeccio e di […]
Ci sono canzoni che durano una stagione, altre che attraversano anni e ideologie. Nel 1931 – erano i tempi di Giovinezza Giovinezza – Enzo Fusco incide Dicitencello vuje. La sua voce nuda, priva di retorica urla Levammoce ‘sta maschera, dicimmo ‘a verità. Gli anni passano, arrivano le leggi razziali, la guerra, la resistenza, e la canzone insieme ai […]
Nel basso vive Vincenzo Russo, poeta povero e malato. Poco più di vent’anni, innamorato di Enrichetta, la signorina della finestra di fronte. Famiglie contrarie, lei abita ai piani alti e ha la finestra infiorata. Vincenzo sta in un basso e impara il mestiere di guantaio. Enrichetta si affaccia tutti i giorni alla stessa ora, si […]