<<Ambarabà ciccì coccò tre civette sul comò che facevano l’amore con la figlia del dottore. Il dottore si ammalò… ambarabà ciccì coccò>>. <<Un, due, tre chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro>>. E così si inauguravano i miei pomeriggi nel cortile condominiale, eravamo dieci ragazzini con tanta voglia di giocare. Le braccia […]
Siediti accanto a me restiamo in silenzio i discorsi sul vuoto lasciamoli ad altri. Vorrei mi tenessi la mano vorrei tenerti la mano chiudere gli occhi avere meno paura pensare alla vita ogni giorno ogni tanto con meno fatica ricordare che il tempo è una difettosa misura e che nessuna parola può dire il dolore.
Spegni tu prima di uscire
La compassione che si fa grande
Uno spostamento ne porta un altro