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Poesia

Famiglia

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Immagine di Giovanna Nuvoletti

Papà l’aveva scritto sulla fronte
che di mestiere
faceva il ragioniere
lo attesta senza affetto
il documento del Comune
custodito in un cassetto chiuso a chiave.

Mia mamma invece un giorno si è perduta
da sola parlava ad alta voce
qualcuno dice che di notte ancora canti
quando piove
quando è inverno
raramente
mi appare ancora sogno.

Ce l’ho scritto sulla faccia
tra le rughe
nei pensieri che vorrebbero essere stanziali
che in questa vita
sono un emigrante.

MASSIMO SALVADORI

Nasco a Modena, ma rivendico ascendenze liguri, toscane, venete. Trapiantato a Napoli, rimango uomo di pianura: il grido dei gabbiani è una sorpresa quotidiana che ad ogni giorno e notte si rinnova. Insegno filosofia in un liceo di frontiera, ma i confini, si sa, sono un’invenzione e la realtà riesce anche a superare metafisica e immaginazione. Scrivo quando le parole assomigliano a quel che sento e sono: a volte penso, a volte vivo, il più delle volte devo invece impegnarmi a sopravvivere. Dal 2015 collaboro a LRì, un’esperienza azzurra di amici, amiche e di parole.

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1 Commento

  1. Giovanna Nuvoletti 18 Marzo 2024

    Quanto amore dolore

    Rispondi

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