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LE SORELLE MACALUSO

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Aprire un buco nel muro e da lì guardare il mare. Che pur avendolo a portata di mano ha un’altra prospettiva da quel piccolo foro. Perché in fondo la vita e il suo contrario sono solo questioni di prospettiva. Erano sette le sorelle siciliane nella versione teatrale di “Le sorelle Macaluso” premiato nel 2014. Emma Dante, regista palermitana, decide di trasporre la sua pièce in versione cinematografica e le sorelle diventano cinque: Pinuccia che ama amare; Maria che ama danzare; Lia che ama leggere; Katia che ama mangiare e infine Antonella, la più piccola, che tutto e tutte ama e che da tutte le sorelle è riamata. Vivono sole le ragazze in un appartamento all’ultimo piano – con una serie infinita di scale da salire, e più su c’è la colombaia, decine e decine di pennuti che loro curano, nutrono e affittano per le cerimonie, tanto sempre lì tornano. La casa è grande e piena di cianfrusaglie, di cineserie, di piccole cose di “pessimo gusto”, di piatti “buoni” che vengono rotti nei litigi, delle sagome rassicuranti nella piccionaia, di un pupo siciliano appeso al muro e di un pinocchio fantoccio. La storia si dipana e si slabbra nelle esistenze personali e collettive delle sorelle e le segue nei vari momenti della vita, fino alla vecchiaia. A volte quasi spiacevole nella crudezza delle immagini, oscuro nella risoluzione di elementi essenziali, il puzzle delle cinque protagoniste femminili si scompone in frammenti minuti e dolorosi per ricomporsi nel finale quasi epico e inevitabile di certe tragedie greche. Il sole e il mare di Palermo, i ritagli di luce, la casa che prende vita anche se non abitata, le tracce del passato che restano sui muri spogli (splendida la fotografia di Gherardo Gossi); la musica quieta di Erik Satie (Gymnopédie N.1); la voce mistica di Battiato che canta “Inverno” di De André e quella graffiante di Gianna Nannini in “Meravigliosa creatura” accompagnano in complice armonia la sceneggiatura. Bravissime le protagoniste nei vari stadi d’età, troppe da citare, una per tutte Donatella Finocchiaro che interpreta una Pinuccia matura e piena di sensualità. Presentato al festival di Venezia “Le sorelle Macaluso” è un film non facile da vedere ma difficile da dimenticare.
Le sorelle Macaluso – di Emma Dante – Italia 2020

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COSTANZA FIRRAO

Nata a Bari nel 1953, è sposata e ha due figli. Vive a Milano dal 1990. Collabora negli anni ’90 alle pagine culturali di alcuni quotidiani locali ed è stata traduttrice dal francese per riviste bilingue. Ha curato vari siti e blog. E' appassionata di cinema e letteratura.

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