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Attualità

Mente dell’attentatore

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Illustrazione Stefano Navarrini ©

 

Sono io, la mente. Non la “Mente degli attentati”, sono proprio la mente dell’attentatore, il suo cervello o forse la sua anima.

Domanda: ma l’attentatore ce l’ha un’anima? Se ce l’ha è parecchio malconcia. Chissà se il Profeta ne è al corrente…

Beh, io sono la mente, quindi penso e penso di no. Però non sono proprio tutta la sua mente, solo una parte, la più piccola ma comunque sono qui, dentro alla mente della Mente, quello che si è barricato -pare- a Saint Denis dopo aver trucidato una massa di innocenti. Lui, la Mente, è furbo, non scappa, lui, io lo so. Semplicemente torna a casa dopo il lavoro. Ma non si fa un drink, è roba da infedeli, l’alcool. In questo mi sta a sentire, che strano. Mi domando allora cos’erano quelle siringhe nella stanza dove eravamo prima di partire per la missione santa, mah.

Una buona mente però non deve fare troppe domande, deve dirigere le azioni quindi basta cazzate.Ok. Si parte. Ordino: prendi il passaporto, che almeno poi ci possono catturare. Manda un messaggino per dire che siamo pronti. Prega, prendi il kalashnikov ed esci.

Una guardatina allo specchio no? Si, ci vuole un altro po’ di gel nei capelli. Ah, no, mi metto il cappuccio. Ok, andiamo.

SBAM ! Cazzo che colpo. Ora cosa c’entra il cuore? Domanda: ma ce l’ha un cuore, la Mente ? Eh si, ce l’ha, sento il suo battito fortissimo nella gola, fino qui sopra, forse esploderà. A proposito, che scemo, ho dimenticato le granate a casa. Vado e torno.

Bum, bum, bum. No, non ho ancora cominciato a sparare, è sempre lui, il muscolo battente del petto. Ma chi si crede di essere, il batterista degli EAGLES OF DEATH METAL? Che palle. No, non ho dubbi, nessuno. Io lo faccio, lo devo fare, lo voglio fare. Li ammazzo tutti.

Domanda: perché? EH ? Ma che domande sono oh!? Chi c’è lì dentro si può sapere??? Parlo con te, Cervello ! Mi senti ? Cervello-o-o-o ! Ma c’è l’eco? Vabè, poi ne riparliamo dopo che faccio tardi all’appuntamento. Ecco, ci siamo, entro al Bataclàn. Suonano forte. I primi colpi e le prime urla non li sentono nemmeno sti cretini. Che idioti. Bam, bam. Prima i disabili, poi le donne. Poi chi capita. Mia madre sarà fiera di me quando lo saprà. Sangue, fiumi di sangue e di carne maciullata. Andrò in paradiso.

Domanda: sei sicuro? Vaffanculo, anima, con te faccio i conti dopo, anzi, sai che ti dico? Mi faccio esplodere abbracciando una donna incinta. Ora il paradiso è assicurato. SBAM.

 

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SILVIA NEBBIA

Autrice, conduttrice radio-tv e teatro, attrice multiforme e cantante. È osservatrice del mondo e provocatrice a tempo pieno fin da quando sfuggì al rogo nel 1619 (…so’ 400 tonti, tonti).

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