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Poesia

Una comune avventura

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Chiudo la porta
giro nella serratura la chiave
un’ultima volta
in quest’ultima casa.

Mi avvio lentamente
guardo il cielo sotto il quale ho vissuto
il quartiere
la piazza
le strade
non dovessi tornare
vorrei ricordare.

La notte coincide col viaggio
dal treno
binari e autostrada
sono parallele lontane.

All’arrivo, da un pullman turistico
fuori stazione
scendono alcuni turisti
calzoni corti e cappelli
sandali ai piedi.

Qualcuno mi chiede se è questa la meta
se parlo la lingua del posto, se so dirgli l’ora.

Viaggiare è una comune avventura
da dove veniamo
che cosa ci aspetta
come capire
l’orizzonte lontano.

MASSIMO SALVADORI

Nasco a Modena, ma rivendico ascendenze liguri, toscane, venete. Trapiantato a Napoli, rimango uomo di pianura: il grido dei gabbiani è una sorpresa quotidiana che ad ogni giorno e notte si rinnova. Insegno filosofia in un liceo di frontiera, ma i confini, si sa, sono un’invenzione e la realtà riesce anche a superare metafisica e immaginazione. Scrivo quando le parole assomigliano a quel che sento e sono: a volte penso, a volte vivo, il più delle volte devo invece impegnarmi a sopravvivere. Dal 2015 collaboro a LRì, un’esperienza azzurra di amici, amiche e di parole.

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