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Vieni tu giorno nella notte

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La morte di un figlio è inconcepibile per tutti i genitori: a tutte le latitudini, qualsiasi credo si abbia o non si abbia, sopravvivere ai propri figli è un lutto impossibile da elaborare. Anche nelle famiglie disunite e sparpagliate come quella di Micol, separata dal marito Daniel, lontana dalla tirannica madre Stella e dall’unico figlio Arièl, entrambi residenti a Tel Aviv, l’una perché appassionata sionista, l’altro richiamato dalla patria d’elezione per servirla come soldato.
Il romanzo di Cinzia Leone, disegnatrice e scrittrice, che segue l’ottimo “Ti rubo la vita” del 2019 (clicca qui) parla come il precedente della mai risolta – e forse irrisolvibile – questione israelo/palestinese, anche se l’arco temporale e i personaggi, sono completamente diversi. In “Vieni tu giorno nella notte“, abbiamo a che fare dalla prima pagina con un lutto tremendo che riduce tutto in polvere, dai corpi umani alle speranze e che spacca il cuore di Micol, di Daniel, di Stella, oltre che quello, in modo devastante, di un ragazzo palestinese di nome Tariq.
I genitori di Arièl, ebrei non praticanti, si riuniscono alla inflessibile Nonna Stella, ingabbiata nella sua abitazione coperta di spine e cercano di sapere il più possibile sulla vita del figlio scomparso. L’appartamento di Arièl è ormai disabitato tranne che per un gattino pervicace e flessuoso che sembra anticipare tutti nello scoprire gli intrighi dolorosi di una storia complicata. Micol riesce a trovare solo lì, tra le cose di suo figlio, un senso per andare avanti.
Aiutata dal giovane Tariq, dai suoi racconti prima reticenti e imbarazzati poi fluidi e pieni di rimpianto, scopre tante cose su Arièl che non ha mai saputo o forse non ha mai voluto sapere. Il cielo di Tel Aviv limpido a volte, a volte pesante come una cappa, fa da sfondo a una vicenda di morte e di resurrezione, di sentimenti repressi e poi liberati, di vendette desiderate e incompiute, di amori che sembrano finire e invece continuano in altri modi e sotto altre forme.
Il titolo, che è quasi un’invocazione, racchiude il nocciolo del libro: della luce che pian piano si fa strada nel buio della notte.

VIENI TU GIORNO NELLA NOTTE – di Cinzia Leone – ed. Mondadori

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COSTANZA FIRRAO

Nata a Bari nel 1953, è sposata e ha due figli. Vive a Milano dal 1990. Collabora negli anni ’90 alle pagine culturali di alcuni quotidiani locali ed è stata traduttrice dal francese per riviste bilingue. Ha curato vari siti e blog. E' appassionata di cinema e letteratura.

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