Il mio bar non è nel centro storico, non è snob, e nemmeno accoglie turisti attoniti a frotte, poi, meno di tutto, si finge folklore o rusticità d’accatto. Si annida in una strada commerciale, percorsa da romani in cerca di acquisti a buon prezzo. Ma è un bar felice. Gelati, aperitivi, happy hour, spuntini […]
Ero uscita nervosa e inutile in una pallida Roma invernale. Non sapevo che fare di me. Lo Smartphone mi ballava in tasca. Luce tesa, freddo, poca gente in piazza del Popolo. Parte di colpo una musica, un ragazzo prende a ballare. Il suono sul momento mi infastidisce, ma il ballo mi piace, ne godo […]
Ho visto un filo d’erba bucare l’asfalto fra un tombino e il marciapiede [clic]. L’ho visto resistere alla pioggia d’autunno e alle macchine assordanti. Ai giorni che non hanno tregua, alle grida e alle parole insensate. Ai passanti frettolosi, alle corse laceranti del tram numero tredici, alle sirene delle ambulanze e alle notti desolate. L’ho […]
A me, la capitale mi ha fregata con la fotogenia. Mi ci sono trasferita controvoglia, da Milano, sedici anni fa, fresca di un infarto cocleare che mi ha resa semisorda, e ipersensibile ai rumori, che il mio cervello riceve in forma di dolore, spesso intollerabile. Ho vissuto un paio d’anni – i tappi nelle orecchie […]
Non ricordo più chi ha detto che i pittori fiamminghi conoscevano le condizioni ottimali della luce qualsiasi cosa guardassero. Certe cose è meglio guardarle il pomeriggio, altre la mattina. O la sera, quando le barche si mettono alla fonda o rientrano in porto. Anche a me certe volte sembra di essere un po’ fiammingo. Quando […]
Abbiamo provato a contattare Vivian Maier attraverso l’interfono di Dio, non abbiamo avuto difficoltà con la linea bensì con i lunghi silenzi. «Vivian» le abbiamo chiesto, «Vivian, lei è stata la nanny di tantissimi bambini a Chicago nel secolo scorso, ha fatto amicizia con molte delle loro mamme, ma nessuno è mai riuscito a sapere […]
Scrive Man Ray nella sua autobiografia: «Un giorno ricevetti la visita di una donna imponente, tutta vestita di nero, dagli occhi enormi sottolineati dal trucco scurissimo. Si presentò come la Marchesa Casati ed espresse il desiderio di essere fotografata». Eccentrica e famosa nei circoli aristocratici, accolse l’artista nel salone della casa parigina. Durante la […]
Fotografo e cammino. Le facciate barocche offrono al sole finestre sonnolente. Si aprono persiane e gerani. Procedo verso piazza Garibaldi, lato ombra. Canzoni, profumo di caffè. Davanti a me una donna avanza stanca; a ogni traversa appoggia la borsa per terra, la lama di sole che viene dai borghi accende il lino rosso del vestito. […]