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BELFAST

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Belfast, agosto 1969: inizio dei “troubles”, dei disordini, della vera e propria guerriglia che si trascinò per 30 anni – e che ancora dura sotto altre forme – tra cattolici e protestanti nell’Irlanda del Nord. Protagonista della storia, Buddy, un bambino biondo, lentigginoso, molto sveglio e insieme a lui la sua famiglia: Ma, Pa, il fratello più grande e i nonni. Loro sono protestanti ma convivono da sempre con i vicini di casa di diversa religione: i sassi contro i vetri lanciati dagli unionisti, le macchine fatte saltare in aria rompono anni di quieta convivenza e l’odio comincia a propagarsi come un virus.
Buddy è l’alter ego del regista e attore Kenneth Branagh che decide di dedicare un film alla sua infanzia. Nato nel ’60 a Belfast, dove resterà fino ai 9 anni, il poliedrico attore shakesperiano realizza una pellicola non particolarmente originale (molte le similitudini con “Nuovo cinema Paradiso” di Tornatore), né politicamente approfondita ma toccante e nostalgica nel senso migliore del termine. La sua città – quella che abbandonerà per andare in Inghilterra nella realtà e nella fiction – è vista dal basso, trasfigurata in bianco e nero, con nuvole pesanti di pioggia che turbano il cielo. La fotografia, preziosa, di Harris Zambarloukos inquadra volti amati, quelli vecchi e sciupati di Nonna (una strepitosa Judy Dench) e nonno (bravissimo Claraàn Hinds), di Ma (Caitriona Balfe) e Pa (Jamie Dorman) che fa il carpentiere a Londra ed è sempre assente; di Catherine, la bambina cattolica, compagna di scuola di cui è segretamente innamorato. Il piccolo Jude Hill (lo straordinario protagonista) riesce con i suoi sorrisi e i suoi bronci, i suoi sì e i suoi no convinti a indirizzare le scelte di tutta la famiglia. Forse un po’ troppo autocompiaciuto e ammiccante lo sguardo di Branagh su se stesso e sulla sua trasfigurazione scenica ma “Belfast” resta un film affascinante, un amarcord scandito dalle musiche indimenticabili di Van Morrison https://www.youtube.com/watch?v=u6R_flCWidw.
Belfast di Kenneth Branagh – Gran Bretagna 2021
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COSTANZA FIRRAO

Nata a Bari nel 1953, è sposata e ha due figli. Vive a Milano dal 1990. Collabora negli anni ’90 alle pagine culturali di alcuni quotidiani locali ed è stata traduttrice dal francese per riviste bilingue. Ha curato vari siti e blog. E' appassionata di cinema e letteratura.

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