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Come eravamo

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Barbra Streisand e Robert Redford

The way we are/The way we were (clicca qui)
“Tra gli anfratti della mente i ricordi prendono forma; dalle nebbie emergono immagini sparse dai tenui colori dell’acquerello” (Mem’ries/Light the corners of my mind/Misty water-colored memories).

Giovane: – Ascolti sempre le stesse canzoni.
Vecchio: – Non sempre. Tuttavia non hai completamente torto. C’è chi dice che i gusti musicali rimangono sostanzialmente quelli dell’adolescenza e che, per il resto della vita, non farai altro che ascoltare i brani che amavi da giovane, nonostante le nuove scoperte, i nuovi generi musicali che hai imparato ad apprezzare. Non c’è nulla da fare, le canzoni che ti riportano indietro nel tempo, quelle che ti ricordano chi eri, com’erano le persone che amavi, vuoi sempre risentirle.
Giovane: – Chi la canta?
Vecchio: – Barbara Streisand.
Giovane: – Ma perché evocare certi ricordi, se generano nostalgia e rimpianti?
Vecchio: – Rivivi anche momenti piacevoli. Senti?… “ “So it’s the laughter/We will remember”, ricorderemo solo le risate.
Giovane: – La melodia è davvero bella e lei canta in modo meraviglioso, ma le parole sono contraddittorie. Come puoi separare i momenti piacevoli da quelli tristi. L’onda dei ricordi rimescola tutto.
Vecchio:- Hai ragione. È proprio così. Anche se i versi ti dicono che saranno ricordati solo i momenti felici, di fatto la melodia, la voce, lasciano riemergere tutto il passato coi piaceri, dolori, rimpianti. Ma forse è proprio questo il motivo per cui ami riascoltarle. Col passare degli anni, quando prendi congedo dall’adolescenza, può capitare di guardare al tuo passato in modo vago; le emozioni che ti procurano certe canzoni, invece, ti fanno ripensare, forse solo per un attimo, come in un flash, a chi eri, come vivevi, come erano le persone che amavi. Dice il poeta: “Il passato a ricordarsene è più bello del presente” (Leopardi, Zibaldone, 1521-2)
Giovane: – Ma tu ascoltavi questa canzone anche quando avevi la mia età; non credo che ti facesse lo stesso effetto che ti fa ora che sei vecchio.
Vecchio:- No. La musica che oggi mi fa tornare in mente “come eravamo”, allora era una meravigliosa colonna sonora, animava le mie giornate, rendeva intenso il mio presente. Le canzonette hanno strane ambivalenze, riescono a suscitare emozioni radicalmente diverse col trascorrere del tempo.

 

 

 

 

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ROBERTO CALVINO

Ha conseguito la laurea in lettere moderne, discutendo una tesi in storia della critica d’arte con Maria Luisa Dalai Emiliani. Ha collaborato con Roberto Leydi e Michele Straniero su temi riguardanti la cultura delle classi subalterne. E’ stato corrispondente dall’Italia per “La strada”, rivista pubblicata in Olanda. E’ stato docente di lettere nella scuola secondaria. Principali mostre a cui ha partecipato con lo pseudonimo di Felix Danton o con il proprio nome: Echi Urbani, Amarillo Art Gallery Reggio Emilia 2009; Immagina Arte. Reggio Emilia, 2009; San Quirico D’Orcia. Palazzo Chigi. Demone a ciascuno il suo sogno, 2010; Cortecce e Simmetrie. Sestante, Gallarate 2011; Carù. Parole suoni immagini. Riflettere. Sacrestia della chiesa monumentale di San Marco, Milano, 2012; Rive gauche/ droit en Anniviers, Festival dédié à la photographie d'auteur et de montagne. Grimentz, 2012; Da legno a segno " Spazio Ostini, Cuirone, 2014; 15 ème festival européen de la photo de nu, " Corps et texte ", Arles, 2015; Dalle parole alle immagini, dalle immagini alle parole, Gallarate, spazio Carù Museo Maga, 2017.

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