Caricamento

Digita la ricerca

Frizzi e lazzi RUBRICHE

LA POSTA DI DONNA MESTIZIA – 2) DANTE ALIGHIERI

6.021 visite

Dante dopo il cambio di look proposto da Donna Mestizia (immagine di Aglaja)

donna-mestiziaDonna colta ed elegante, laureata in lingue salmistrate all’Università della Vita, Suellen Lo Porco è nota al grande pubblico con lo pseudonimo di Donna Mestizia. Ella, nella storia del costume italiano, ricopre un ruolo significativo ed indiscusso di Signora del bon ton, del bon bon e del can can. Da anni educa le italiane e gli italiani alle arti della socievolezza, delle buone maniere e delle mode, con i suoi ineludibili consigli e suggerimenti, che dispensa con fascinosa generosità nella sua rubrica di piccola posta. 

DANTE A.
Mi scrive il sig.Dante A. da Firenze:

“Cara Donna Mestizia,
fin da bambino coltivo un’insana passione per una bellissima concittadina, Bice P., cui però non riesco a manifestare i miei sentimenti, essendo bloccato da una timidezza invincibile, causata principalmente dalla consapevolezza di non avere un gradevole aspetto: il mio viso, infatti, è segnato da un nasone che, da sempre, è stato oggetto di prese in giro umilianti, e temo che una ragazza bella come lei riderebbe del mio ardire. Eppure, il solo pensare a Bice mi dà una beatitudine di spirito incredibile, tanto che tra me e me l’ho soprannominata Beatrice. La sera, nel chiuso della mia stanzetta, compongo versi d’amore per lei e, per farti comprendere come sono ridotto, ti trascrivo la mia ultima poesia:

Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che ’ntender no la può chi no la prova:
e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d’amore,
che va dicendo a l’anima: Sospira.

Ecco, Donna Mestizia, questa è la mia situazione. Cosa posso fare per conquistare l’amore di Beatrice? Ti prego aiutami!
Tuo Dante A..
P.S.: Sono così sconfortato che la mia vita mi pare un Inferno senza uscita! P.S.2: allego fototessera di profilo.

Caro Dante A.,
Animo! Da quanto mi scrivi arguisco che l’amore che provi sia uno di quelli che capita una volta sola nella vita, anzi, uno di quelli che va oltre la vita terrena. Già solo per questo devi considerarti un ragazzo fortunato: non tutti hanno il privilegio di nutrire sentimenti così forti e totalizzanti! Capisco, tuttavia, che una volta nutrito lo spirito, anche la carne desidererebbe soddisfazione, ma se tu, caro figliuolo, ti blocchi al solo vedere la squinzia, la tua carne giungerà frollata alla bisogna! Vediamo un po’ di analizzare quanto scrivi nella tua poesiola (a proposito: complimenti! Sei un po’ lagnoso, ma prometti bene):

Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,

Dunque, Bice tua non sembra la solita pupa che si apre a contatti del terzo tipo (quelli orizzontali, per intenderci): cordiale sì, ma rapporti formali.

ch’ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare.

Cordiale sì, dicevo, ma fa stare al suo posto lingue vogliose e non è certo lei che abbassa per prima lo sguardo.

Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umiltà vestuta;

Certo è abituata ai complimenti dei giovinotti, ma non se la tira, e questo è un punto a tuo vantaggio.

e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.

Ho capito! Lei è bella come un angelo e tu sei un buongustaio.

Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che ’ntender no la può chi no la prova:

Ok, il concetto è chiaro. È una bonazza stratosferica e quando la vedi non capisci più niente.

e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d’amore,
che va dicendo a l’anima: Sospira.

Fai pensieri lubrici sulla sua bocca, eh, mandrillone?! Però al momento di quagliare sei solo capace di sospirare, senza concretizzare alcunché. Allora, giovane sospiroso, dai retta a me, che ho risolto pene d’amore ben più tragiche delle tue. Dalla foto che alleghi, vedo due cose: look vetusto e un nasone. Quanto al look, butta subito quel berrettone col paraorecchie che indossi e l’alloro che lo adorna usalo per l’arrosto. Vai a farti fare un bel taglio di tendenza (va molto il rasato con cresta), e magari anche qualche tatuaggio stiloso. Per il naso, non preoccuparti: partecipando a uno dei tanti programmi di chirurgia estetica estrema, potrai chiedere un bel nasino alla Brad Pitt e magari, perché no, una tartaruga addominale in omaggio. Dopodiché, vedrai che smetterai di sospirare e sarà proprio Bice a proporsi per offrirti la beatitudine dei sensi.
Son colei che tutti vizia, son la tua                                                                                                                                                                                                                                 Donna Mestizia

Tags:
AGLAJA

Aglaja è una disegnatrice grafica, illustratrice, pittrice e vignettista con il vizio della scrittura, che si cela nei panni di Gabriella Corbo, insegnante di lettere. Per undici anni (dal 2003 al 2014) ha illustrato e disegnato vignette su blog e sito dello scrittore e giornalista Enzo Costa, sui suoi blog d’autore di Repubblica.it (dove ha tradotto in immagini i “Lanternini” di Enzo e ha tenuto una propria rubrica di vignette, “Domenicaglaja”) e dell’Unità.it (“Malumorismi”). Ha illustrato i libri “Rime Bacate”(Editori Riuniti), "Col senno di prima" (Editori Internazionali Riuniti), "Cercati col Lanternino" (Red@zione), tutti di Enzo Costa. Sempre con Enzo, ha partecipato al Festival Internazionale di Poesia di Genova 2012, con la proiezione di sue vignette che illustravano le rime dell’autore. Nel frattempo, diverse sue immagini “serie” cominciavano a essere esposte in mostre tematiche. Nel 2010 ha vinto il primo premio al concorso nazionale Sapete come mi trattano?, indetto dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), per la categoria vignette, premio attribuitole dal Comitato d’onore, composto da esponenti di spicco del mondo della cultura (tra cui, per le vignette, Massimo Bucchi di Repubblica) e del movimento per i diritti delle persone con disabilità. Aglaja ha esposto le sue vignette, illustrazioni ed immagini, con i testi di Enzo Costa, nella mostra “Figuriamoci”, allestita al Muvita dal teatro Sipario Strappato di Arenzano (Genova), e nella mostra “Tra il dire e il disegnare c’è di mezzo il mare”, al Museoteatro della Commenda di Prè (Genova), una summa dei lavori della “ditta” EnzoCosta&Aglaja, sul tema del mare e dell’accoglienza, con divagazioni satirico-oniriche: è stata l’ultima, felice, occasione che ha visto insieme i “soci” Aglaja ed Enzo, mancato pochi giorni dopo l’inaugurazione. Dopo la scomparsa di Enzo Costa, Aglaja ha cessato la sua attività di vignettista satirica (salvo concedersi qualche “strappo”), preferendo dedicarsi alla pittura digitale, in cui fa vivere il suo mondo surreale. Ancora alla Commenda di Prè, Aglaja ha così inaugurato nel 2015 la sua prima personale su tela: “Come è profondo il mare”, gli abissi immaginari di una viaggiatrice statica. Del 2017 è il progetto “Scrittori liguri”, partito dall’idea di inventare ritratti impossibili di 19 grandi scrittori della Liguria partendo dalle loro parole. Il progetto si è concretizzato in un evento, “Equinozio delle Arti”, a Palazzo Tursi, e in una personale nel corso del Festival della Poesia di Genova, a Palazzo Ducale. Nel settembre dello stesso anno, si è inaugurata una nuova mostra al Museo del Mare di Genova dal titolo Fondali immaginari, dove le foto subacquee del fotogiornalista Adriano Penco sono state rivisitate dalla fantasia di Aglaja e dai suoi disegni surreali. Nel 2018 quattro opere di Aglaja su tela hanno fatto parte di Mosaic, a cura di Art Commission, un’installazione collettiva itinerante (in Italia e all’estero) a tema libero, che prende vita e forma assemblando i lavori degli artisti partecipanti. Ultimamente, Aglaja ha iniziato a sperimentare la serigrafia: i suoi disegni ora sono serigrafati su piastrelle, una tecnica che restituisce come non mai la luce e la brillantezza dei colori, così come sono preparati graficamente per lo schermo. Cura l’archivio dei lavori del suo socio, ne pubblica illustrandoli – sulle sue pagine social e su La Rivista Intelligente – brani e poesie inedite. Ha raccolto le poesie intimiste di Enzo Costa, uscite nel dicembre 2017 per Rayuela Editore, con un ritratto dell’Autore disegnato da Aglaja in copertina. Nel 2020 un suo disegno è stato scelto come copertina della raccolta di liriche "Poesie del Risveglio" di Simona Garbarino, ZONA Contemporanea 2020. Continua ad essere una prof. resistente e una disegnatrice/scrittrice impenitente. E viceversa.

  • 1
Precedente
Successivo

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *