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Due

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Elvis Presley

 

Mentre si preparava il secondo Fool’s Gold Loaf della serata, Elvis vide passare davanti alla finestra del giardino una figura vestita di bianco. Non era un fan intrufolatosi di soppiatto a Graceland, non era la sua immagine riflessa dentro il vetro, era il suo angelo, che gli annunciava una morte imminente. Elvis sorrise: nessuno muore davanti a un Fool’s Gold Loaf, nessuno muore mentre mangia il secondo Fool’s Gold Loaf della serata. Due Fool’s Gold Loaf, invariabilmente, tutti i giorni, uno per lui e uno per Aaron, il gemello che non aveva mai avuto. O era lui Aaron e Elvis era l’altro? Non lo sapeva. Non lo sapeva più. L’angelo della morte mosse il bacino, fece un movimento ondulatorio con le braccia e le frange della giacca oscillarono nell’aria come timide ballerine in calzamaglia. Elvis morse il panino. Da quando gli angeli indossavano giacche con le frange?

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Stefano Bandera

Nato nel ’63, è scrittore nella vita e cosmonauta nell’arte. Ha pubblicato una quindicina di libri per bambini e ragazzi, uno dei quali, Il primo libro dei mostri, ha anche vinto un premio. Nel suo e-book Acqua su Marte, le due anime - di scrittore e cosmonauta - si sono finalmente riunite. Non fa versi e stira le camicie mentre medita Nietzsche.

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