Quando si guarda una fotografia, istintivamente si crede a ciò che rappresenta, perché oggi più che mai, come scriveva Eraclito, si considerano gli occhi testimoni più sicuri delle orecchie. Ma l’apparenza talvolta inganna. «Cara foto, non smetto mai di ammirarti perché la bellezza che emani mi emoziona. Ti conserverò nel mio tablet per non separarmi mai […]
Era il 23 aprile 2316, e John vagava da tre giorni, completamente perso, nella caotica città dove un’interferenza nel suo trasponder metacinetico lo aveva sbalzato. Sceso dal veicolo, l’aveva chiuso con un gesto automatico. Stava per marcare le coordinate, ma il navigatore tridimensionale era rimasto dentro. Cercò un punto di riferimento, vide un bar con […]
Mio figlio mi chiama in FaceTime, una volta anche in skype. Quella volta lì dello skype ci eravamo dati una specie di appuntamento, ero a casa di Marco, suo fratello, sabato a mezzogiorno; c’era anche la Gaia, sua figlia, e io ero appena stata dal parrucchiere. Mio figlio mi chiama da Panama City, la […]
– Seminiamo tracce nella vita – gli dissi. – Sei in vena di romanticismi? – mi disse. – Se ci va bene siamo un codice pin, ma uno, due, tre errori et voilà, degradiamo in un puk. Speriamo sempre di essere una password importante, ma, come tale, da cambiare spesso. Siamo taggati ed entriamo […]
Mio figlio Alessandro è contrariato perché lo screen del mio smartphone non è touch. È un vecchio modello aziendale, che vuoi farci. Sfoglia lo schermo col dito e non succede niente. Allora afferra quello di sua madre e in pochi istanti, forse meno di quanti ce ne vorrebbero a me, ne scaturisce la sigla di […]