Dopo “Il ciarlatano” e “Keila la rossa” prosegue, con “Max e Flora”, la preziosa opera adelphiana di pubblicazione degli inediti di Isaac Bashevis Singer, o, più precisamente, delle opere uscite a puntate su “Forverts” il quotidiano yiddish di New York, per lo più ignote al di fuori di tale cerchia di fortunati lettori, pressoché mai […]
recensione di COSTANZA FIRRAO
Di Jonathan Demme ricorderò, per sempre, il sorriso mite e, allo stesso tempo, gioioso, che non lo abbandonava mai e che mi accolse, quasi fosse un abbraccio, quando, per la prima volta, anni fa, lo intervistai per “Le Conversazioni”, il bellissimo evento culturale organizzato, a New York e a Capri, da Antonio Monda e Davide […]
Sarà anche il libro dell’anno, ma “Eccomi” di Jonathan Safran Foer è insopportabilmente presuntuoso. Troppo intelligente per me. Troppo faticose quelle pagine dove ogni rigo è una battuta o una citazione per cervelli fini. Troppo fuori dalla mia portata quella famiglia dove si discute con ragazzini di tredici e dieci anni come a un seminario […]
Maggie è una trentenne dalle spalle solide e dal sorriso largo che, nell’inverno newyorkese, veste cappottini a quadri, maglioncini colorati, vari strati di calze e scarpe comode. Insegna arte e management all’università e tutti i suoi amici, pochi e fidati, fanno il suo stesso mestiere. Maggie ha un unico scopo davanti: fare un figlio, da […]
Per colpa di quel poetastro di Cohen, tutti parlano di me solo per un pompino. Ma è successo davvero proprio come nella canzone! Le mie mura di mattoni rossi rivestite di tappezzeria puzzolente e ingiallita hanno visto tutto. Stanza n. 2. La ragazza* gli diceva tu sei un’eccezione perché hai la musica. Lui sembrava indifferente, ma […]
Ogni volta che piove a dirotto, non posso fare a meno di guardare fuori. Le altre mi prendono in giro. Faccio finta di niente. Con il solo aiuto delle dita seguo l’orlo sotto la cucitrice per non avere richiami. L’occhio si perde sulla finestra, dove tambureggiano le gocce colorate. Neanche mi accorgo della […]
Durante la sua carriera, Rudolf ebbe molte case. La prima la comprò a Parigi nel 1961, quando, alla fine di una tournée, chiese asilo politico in Francia: è affacciata sul Quai Voltaire e sul Louvre, Nureyev la stipò di opere d’arte. Poi una villa in Costa Azzurra, immersa nel verde e a picco sul […]