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Facebook in Borsa

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Scandalo Facebook. Crollo azioni in Borsa. Alcuni azionisti intentano causa. Curioso.
I “risparmiatori e speculatori, abbagliati dalla celebrità del marchio e dalla possibilità di un facile guadagno” che si sono fatti “imporre una quotazione fuori mercato” secondo me non conoscono FB. Non ci passano ore al giorno come faccio io. Hanno di certo troppo da fare per capire come funziona.
Altrimenti “la ridotta capacità dell’azienda di produrre reddito” l’avrebbero capita al volo.
Fare i soldi vendendo i nostri gusti, le nostre patetiche passioni ai maghi del marketing? Che possano così inviarci ancor più patetico spam pubblicitario via email? Oppure, in diretta su FB: se mi dichiaro single mi appare in bacheca l’agenzia matrimoniale. Se nomino le scarpe eccone subito l’immagine… e così via. Mi piacciono le fragole.
E poi, la pubblicità sul web dovrebbe trovare un suo linguaggio. Così com’è, o rompe le scatole o risulta invisibile.
No, le azioni di Marco Zucco io non le avrei mai comprate, neanche avendoci i soldi. Al massimo una, per incorniciarla e tenerla per ricordo. FB per me non ha segreti.

(le frasi tra virgolette sono tratte dal Corriere della Sera).

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GIOVANNA NUVOLETTI

Sono nata nel 1942, a Milano. In gioventù ho fatto foto per il Mondo e L’Espresso, che allora erano grandi, in bianco e nero, e attenti alla qualità delle immagini che pubblicavano. Facevo reportage, cercavo immagini serie, impegnate. Mi piaceva, ma i miei tre figli erano piccoli e potevo lavorare poco. Imparavo. Più avanti, quando i ragazzi sono stati più grandi, ho fotografato per vivere. Non ero felice di lavorare in pubblicità e beauty, dove producevo immagini commerciali, senza creatività; ma me la sono cavata. Ogni tanto, per me stessa e pochi clienti speciali, scattavo qualche foto che valeva la pena. Alla fine degli anni ’80 ho cambiato mestiere e sono diventata giornalista. Scrivevo di costume, società e divulgazione scientifica, per diversi periodici. Mi divertivo, mi impegnavo e guadagnavo bene. Ho anche fondato con soci un posto dove si faceva cultura, si beveva bene e si mangiava semplice: il circolo Pietrasanta, a Milano. Poi, credo fosse il 1999, mi è venuta una “piccolissima invalidità” di cui non ho voglia di parlare. Sono rimasta chiusa in casa per quattro/cinque anni, leggendo due libri al giorno. Nel 2005, mi sono ributtata nella vita come potevo: ho trovato un genio adorabile che mi ha insegnato a usare internet. Due giovani amici mi hanno costretta a iscrivermi a FB. Ho pubblicato due romanzi con Fazi, "Dove i gamberi d’acqua dolce non nuotano più" nel 2007 e "L’era del cinghiale rosso" nel 2008, e un ebook con RCS, "Piccolo Manuale di Misoginia" nel 2014. Nel 2011 ho fondato la Rivista che state leggendo, dove dirigo la parte artistico letteraria e dove, finalmente, unisco scrittura e fotografia, nel modo che piace a me.

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