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Cinema Recensioni

Il caftano blu

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Un film di Maryam Touzani

Halim fa il sarto e vive con sua moglie Mina. Tra casa e bottega nella Medina di Salé i due conducono un’esistenza discreta eppure differente da altre coppie della zona. Mina è una donna molto forte e indipendente e ama con tutto il suo cuore Halim, uomo bellissimo e silenzioso, con uno sguardo che si illumina di azzurro quando sorride.
Ma lui non è un sarto qualsiasi, è un artista che ha con i tessuti, con le rifiniture preziose, i tagli perfetti, un rapporto quasi mistico. I suoi lavori sono lunghi e accurati: un caftano blu che sta confezionando per una cliente, dura da tempo e sembra non concludersi mai, proprio per la difficoltà di star dietro non solo all’abito ma anche a tutto il resto.
Ad aiutarlo in bottega arriva Youssef, un giovane alle prime armi ma molto dotato e pieno di buona volontà. Il suo ingresso nella vita dei coniugi rende la loro intesa fatta di complicità, affetto e divertimento improvvisamente difficile.
Mina diventa sospettosa e diffidente nei confronti del ragazzo, lo accusa addirittura di aver rubato. Halim invece gli insegna i segreti del mestiere, i punti difficili da imbastire, e senza darlo a vedere, si sofferma sui suoi lineamenti, sulle mani, sul corpo atletico e guizzante dell’aiutante mentre si cambia nel retro del negozio.L’omosessualità celata di Halim non ha mai incrinato il rapporto tra i due: Mina lo sa da sempre ma sa anche di essere amata su tutti e tutto.
La regista marocchina Maryam Touzani, alla sua seconda pellicola dopo Adam (2019), ricama – è il caso di dirlo – un film prezioso e delicato in cui l’amore viene declinato in tutte le sue forme: dalla cura per l’altro, alle attenzioni puntuali, alla tenerezza, al divertimento (bellissima la scena finale in cui i tre ballano sinuosi una danza berbera), al rimpianto e alla nostalgia per ciò che è stato e non sarà più.
Perfetti gli interpreti: Saleh Bakr nei “panni” di Halim e Lubna Azabal in quelli di Mina.

IL CAFTANO BLU – Marocco 2022

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COSTANZA FIRRAO

Nata a Bari nel 1953, è sposata e ha due figli. Vive a Milano dal 1990. Collabora negli anni ’90 alle pagine culturali di alcuni quotidiani locali ed è stata traduttrice dal francese per riviste bilingue. Ha curato vari siti e blog. E' appassionata di cinema e letteratura.

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1 Commento

  1. GIOVANNA NUVOLETTI 9 Ottobre 2023

    bella recensione

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