Caricamento

Digita la ricerca

Libri Recensioni

MANNEQUIN

415 visite

La copertina

Solo un anno dopo, nel 1966, Gianni Morandi cantava “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”, testo di Migliacci con l’arrangiamento di Ennio Moricone. Casualmente un anno prima c’è un’altra Morandi, di nome Greta e di professione avvocato che difende una giovane mannequin, Ines, per l’accusa di omicidio nei confronti di Egle Bianchetti, la stilista per cui sfilava. Proprio alla serata di inaugurazione della nuova collezione di Egle, scoppia una lite furiosa tra la famosa modella e la stilista. Decine e decine di giornalisti, fotografi, ospiti illustri e altri personaggi del ramo, assistono sbigottiti allo scambio di accuse e alla veemenza con cui Ines si scaglia contro Egle. Che poco dopo verrà trovata assassinata nella sua casa in via della Passione a Milano. “Il gran Milan” è l’altra protagonista di questo giallo a tinte fosche eppure leggero e spesso divertente, che si svolge nelle sue strade e piazze più famose, in atmosfere meno frenetiche rispetto all’oggi, ma che mettono nostalgia a chi ci abita da quasi sempre (ndr) e che davanti a uno dei tanti Bar dell’epoca citati nel libro ci passa tutti i giorni. Accanto a Greta che va a trovare in prigione Ines, sempre sfuggente ma che continua a professarsi innocente, c’è l’investigatore Marlon, uno sbirro sui generis che si fa di Campari e tartine, ma il cui fiuto non sbaglia. Altro personaggio a suo modo enigmatico è il giudice Nardi, che si occupa del caso per la Procura di Milano. Con flashback che ci portano indietro al secondo conflitto mondiale e che aggiungono contorni sempre più confusi al groviglio di sospetti e misteri, la matassa si scioglie anche se in modo imprevedibile. Ogni capitolo del romanzo ha un titolo e l’incipit di una canzone dei Beatles (particolare importante: per la prima volta il gruppo rock inglese si esibirà in Italia al Vigorelli).
Scritto a quattro mani dai giornalisti Erica Arosio e Giorgio Maimone (Murgia ed. 2023), “Mannequin” è un passo in più nella grande tradizione del noir milanese (da Scerbanenco, a Gian Andrea Cerone, a Gianni Biondillo, a Mauro Biagini).
Milàn e poeu pu
Degli stessi autori “Macerie” (Guanda 2022)

Tags:
COSTANZA FIRRAO

Nata a Bari nel 1953, è sposata e ha due figli. Vive a Milano dal 1990. Collabora negli anni ’90 alle pagine culturali di alcuni quotidiani locali ed è stata traduttrice dal francese per riviste bilingue. Ha curato vari siti e blog. E' appassionata di cinema e letteratura.

  • 1

Ti potrebbe piacere

1 Commento

  1. Giovanna 4 Gennaio 2024

    recensione invogliante!

    Rispondi

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *