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Musica Società

Un bel verso

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Woody Guthrie

This land is your land” (Questa terra è la tua terra) è una delle canzoni più note di Woody Guthrie. Scritta nel 1940 su una melodia mutuata da un gospel inciso dalla “Carter Family”, per molti anni, come tutti i brani di Woody che era un antifascista militante, è stata considerata una canzone da ascoltare con sospetto da chi condivideva le opinioni del senatore Joseph McCarthy.
Negli anni ’60, con l’affermarsi negli Stati Uniti di un corso che progressivamente riconosceva i diritti sociali e civili, il brano diventò sempre più popolare, al punto che nel 2002 fu una delle 50 registrazioni scelte dalla Biblioteca del Congresso per essere aggiunta al National Recording Registry. Quando Obama venne eletto presidente, il 18 gennaio 2009, la canzone fu eseguita al Lincoln Memorial da Bruce Springsteen e Pete Seeger, in occasione dell’ Obama Inaugural Celebration. Fece un’impressione enorme la vista su quel palco di Pete Seeger, ormai vecchio, considerando le traversie subite durante gli anni del maccartismo. Il 20 gennaio 2021 Jennifer Lopez la cantò nuovamente durante l’insediamento presidenziale di Joe Biden.
In realtà Woody sapeva bene quanto utopico fosse il verso “questa terra è stata fatta per me e per te”, perché l’esistenza della proprietà privata significa esattamente il contrario: questa terra appartiene a me e non a te; non a caso scrisse una strofa che non viene sempre cantata, per il tentativo di “depoliticizzare la canzone*”:

C’era un grande muro alto che cercava di fermarmi;
C’era un cartello con scritto proprietà privata;
Ma sul retro non c’era scritto niente;
Questa terra è stata fatta per te e per me”.

Il nuovo millennio inizia con una serie di trasformazioni sociali, culturali, politiche economiche di grande portata, dovute ai fenomeni migratori, all’affermarsi di nuove tecnologie, a nuovi modi di lavorare, comunicare, vivere che non hanno impedito il ritorno di un fenomeno che in passato ha generato danni incalcolabili: l’intolleranza verso il diverso, verso chi pensa e vive in maniera differente.
Colore della pelle, confessioni religiose, inclinazioni sessuali, cultura, tradizioni, orientamenti politici stanno diventando terreno di scontro sempre più aspro, dando vita a contrapposizioni radicali.
Questa terra è stata fatta per me e per te, è un bel verso, non molto amato dalle persone che odiano le diversità; ci auguriamo che nessuno arrivi a stravolgerlo, riesumando vecchi slogan agghiaccianti: solo se la pensi come me, se sei come me.

* The Radicalism of Woody Guthrie (clicca qui)

 

 

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ROBERTO CALVINO

Ha conseguito la laurea in lettere moderne, discutendo una tesi in storia della critica d’arte con Maria Luisa Dalai Emiliani. Ha collaborato con Roberto Leydi e Michele Straniero su temi riguardanti la cultura delle classi subalterne. E’ stato corrispondente dall’Italia per “La strada”, rivista pubblicata in Olanda. E’ stato docente di lettere nella scuola secondaria. Principali mostre a cui ha partecipato con lo pseudonimo di Felix Danton o con il proprio nome: Echi Urbani, Amarillo Art Gallery Reggio Emilia 2009; Immagina Arte. Reggio Emilia, 2009; San Quirico D’Orcia. Palazzo Chigi. Demone a ciascuno il suo sogno, 2010; Cortecce e Simmetrie. Sestante, Gallarate 2011; Carù. Parole suoni immagini. Riflettere. Sacrestia della chiesa monumentale di San Marco, Milano, 2012; Rive gauche/ droit en Anniviers, Festival dédié à la photographie d'auteur et de montagne. Grimentz, 2012; Da legno a segno " Spazio Ostini, Cuirone, 2014; 15 ème festival européen de la photo de nu, " Corps et texte ", Arles, 2015; Dalle parole alle immagini, dalle immagini alle parole, Gallarate, spazio Carù Museo Maga, 2017.

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