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Manuale di sopravvivenza

Vivere da poveri, un privilegio

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Illustrazione Stefano Navarrini ©

 

Gentile direttrice, rispondo alla lettera di precaria66, che non riesce ad arrivare a fine mese con un solo stipendio.

Cara precaria66, capisco i tuoi problemi. Ho visto in televisione diversi servizi sul vostro stile di vita, mi sembra vi chiamino i nuovi poveri, come la signora che faceva la raccolta dei volantini con le offerte e andava di supermercato in supermercato. Terribile, meglio fare la spesa on line e farla portare a casa. Hai due figli disoccupati, di 23 e 25 anni. Scusa se mi permetto, ma il lavoro si trova. Quando torno dalle feste, all’alba, vedo file di uomini in attesa che passi un signore con un furgoncino che li raccoglie e li porta a lavorare, perché i tuoi figli non lo fanno? Se hanno una laurea, mandali all’estero, pagherai le spese i primi tempi, magari chiedendo un prestito in banca. Conosco le banche, ho diversi conti in Italia e due offshore; per i clienti normali chiedono molte garanzie, ma puoi sempre ipotecare la casa.

Io ho mandato i miei figli in Inghilterra a studiare, ora hanno 18 e 16 anni. Li vedo solo d’estate.

Forse non mi crederai, ma invidio la tua vita basica, perché superati i problemi quotidiani puoi finalmente rilassarti godendoti una serata di TV in santa pace. Sapessi da quanto tempo non passo una serata in casa. Sempre feste, mostre, inaugurazioni. Sono ricca, dannatamente ricca, ma, credimi, essere ricchi è un duro lavoro.

Ultimamente c’è stato il matrimonio del figlio del Sultano del Brunei, e mio marito ha lasciato a me l’ingrato compito di scegliere i regali, fortunatamente open budget. Ho iniziato la scelta tre mesi prima; cosa regali a un uomo e una donna che hanno tutto ciò si che può desiderare? Una stirella per la moglie e una bella vestaglia in flanella con pantofole per lui? Orrore! Insieme al mio wedding planner di fiducia, Luigi, abbiamo iniziato la ricerca del regalo perfetto.

Alla fine ero stremata, tra preparativi dei nostri vestiti, prove dalla sarta, prenotazioni aeree fatte dalla segretaria, ma lo sai anche tu che le segretarie sbagliano; soprattutto se hanno 23 anni, poca esperienza, un gran fisico e sono le amanti dei nostri mariti. Un giorno Luigi, quando avevo perso ormai tutte le speranze, è arrivato in fase orgasmica con due meravigliose notizie: il principe è un grandissimo appassionato di super alcolici e la principessa di borse. No, cara, non pensare al Ballantine’s o a un semplice gin, di quelli che hai nella credenza del salotto. Dunque, per il principe una bottiglia di Henry IV Dudognon Heritage Cognac Grand Champagne, in platino e oro 24 carati, 100 cl di Cognac invecchiato per oltre 100 anni, e per la principessa The 1001 Nights diamond purse Mouawad, la borsa più costosa al mondo, tutta diamanti e a forma di cuore, divina!

È passato un mese e ancora devo smaltire tutta la tensione che tu non conoscerai mai. Infatti ora ti saluto, faccio un salto alla spa e poi porto il cane dallo psicoterapeuta. Spero che questa mia ti abbia fatto tornare il sorriso. Goditela la vita semplice che tu descrivi misera, io per averla pago un’agenzia di viaggi che con 6000 euro mi organizza ogni estate un soggiorno a Tor Sapienza all inclusive, con l’omaggio di uno scippo alla fermata dell’autobus. Me l’ha consigliato lo psicanalista. Un bagno nella realtà, dice, e se lo dice lui.

Tua Daniela Saint Honoré.

 

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FRANCESCA TURCHETTI

Orgogliosa di far parte della Generazione X in un mondo alla deriva, mi sono buttata sulla scrittura come panacea di tutti i mali. Più che scrittrice posso affermare senza timore di smentita di essere scribacchina, cercando di guardare e descrivere con occhio ironico e distaccato i moti del cuore, la vita difficile, i turbamenti di una vecchiaia che incombe; talvolta riusciendoci, altre volte fallendo in maniera poco onorovole. L'importante è provarci.

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