La mia memoria è ben strana: paragonata a un pc, infatti, mi cancella quasi tutti i dati dall’archivio della scheda madre. Mi rimangono solo i ricordi che vorrei, invece, eliminare definitivamente, svuotando il cestino. Il tecnico informatico ha sentenziato che sarà compito ingrato e faticoso, ma pur essendo uno sporco lavoro, s’ha da fare. Ci […]
Sono nella capitale, alla periferia della capitale. Bizantina, caotica, viva da farti morire ,un livello di smog che entra nei pori. Roma y amor, Roma y dolor, Roma y gasolina! Clericale e immorale. La Roma dei papi. La Roma dei Casamonica e dei Tredicine i caldarrostai padroni di Roma. la Roma dei gladiatori abusivi. La […]
Eppur si muore. Non ho più voglia di necrologi. È la mèta di un viaggio, la cosa che ci rende perfettamente uguali. È la vita che spesso è ingiusta. Fortuna, caso, predeterminazione, poco importa. E il viaggio si affronta con i suoi paesaggi belli o desolati. Nessuno non ne ha paura, poche balle, siamo fatti […]
Pollicino cerca lavoro, preferibilmente come disegnatore di alfabeti immaginari. Esperienze di scrittura creativa. Resistenza a notti insonni e abbandoni. Scrive letterine lungo il cammino per ritrovare la strada.
Un uomo che non scrive poesie, o non suona, o non canta nudo per casa, o non compra fiori e fragole mature, o non ti chiama al telefono solo per sentire la tua voce. Un uomo che non tace per ascoltarti, che non ti pettina i capelli, che non raccoglie i tuoi sospiri […]
C’era una volta un vetro di una finestra, stanco di essere in mezzo ai sospiri di chi non poteva uscire in pieno cielo, all’aria aperta; e c’era un prato fiorito, più in basso, nel giardino che il bambino con tanta malinconia ogni giorno guardava. I compiti son necessari e per tutti importanti, lo sappiamo, […]
Le mamme sole sono quelle che ai giardinetti non arriva il papà a prenderci; sono quelle che odiano la domenica, che non vengono invitate a cena perché sparigliano, come a scopa. Sono quelle che quando danno il tema descrivi il tuo papà o parla della tua famiglia tremano e soffrono ancora, quelle che corrono affannate, […]
Erano stati come sempre puntuali. Preceduti di qualche minuto da una telefonata, i facchini del turno di notte arrampicarono la cassa di legno e metallo sino al penultimo piano di quello stabile anonimo e grigio. Andandosene rincararono scala dopo scala la robusta dose di imprecazioni della salita. Nessuno aveva dato una mancia, e da […]