Quel che ci separa finisce sempre per unirci. Il sasso, la siepe, l’oceano, l’infinito siderale, ogni prossimità è smentita per chi misura con il palmo della mano tra mignolo e pollice. Ma io so pensarti lontano quando mi sei vicino, e viceversa, quasi per gioco. Io ti amo perché so pensarti assente con ribelle acquiescenza.