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Concorso letterario ellerì

Come ci sono entrata, non come ne sono uscita

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Recupero di comprensione,non artifizi di pena o compassione,occhio! Dico comprensione, capacità di ascolto; ne siamo provvisti tutti,miei cari. Perché il pazzo è pazzo, o perlomeno considerato tale? Disfunzioni varie e fusione di chissà quale sinapsi a parte,osserviamo quanti sono i sintomi depressivi cronici e gli orli di crisi di nervi aventi per post disagio e alienazione. Baratri aperti, ancora recuperabili forse. Eppure molti sostano in tale condizione; un po’ per convincimento, autolesionismo, debolezza (chiamateli come volete i fattori) un po’ per negligenza comune, per comune menefreghismo.Si dice che lo psicologo deve essere un po’ matto,ma oramai vi sono troppi psicologi e pochi pazzi, o meglio, troppi che si spacciano per e pochi che hanno vissuto o si sforzano di cogliere il vissuto. Quanta cialtroneria eh? Ma che filosofoni strafottenti che siamo. Superficialità nell’analizzare e tutti a proclamare una totale estraneità, invece di provvedere colorata_mente a costruire un dopo.Perché c’è sempre un dopo:un dopo cena,un dopo sbronza; che sia epilettico tanto dall’entusiasmo riposto.Lava incandescente,calda brace infiamma e come flutto d’acqua che non s’arresta inonda. Insomma un afterino carino.

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